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CANTONEDalla Germania alla Svizzera: Oktoberfest, una moda ticinese

13.09.17 - 07:00
Ci si veste di tutto punto per andare a Monaco come per partecipare a feste a tema qui, sempre più frequenti: non solo nei locali, ma anche in occasione di party aziendali o di matrimonio
FOTO CENTRO APOLLO
Adele, dalla Baviera in visita a Lugano.
Adele, dalla Baviera in visita a Lugano.
Dalla Germania alla Svizzera: Oktoberfest, una moda ticinese
Ci si veste di tutto punto per andare a Monaco come per partecipare a feste a tema qui, sempre più frequenti: non solo nei locali, ma anche in occasione di party aziendali o di matrimonio

LUGANO/MONACO - Non basta presentarsi lì e ordinare il tuo boccale, sfatto dopo ore di viaggio. Andare a Monaco, e vivere la storia dell'Oktoberfest, è diventata questione di forma. Meglio arrivare vestiti di tutto punto: una bella camicia bavarese, una salopette marrone, il dirndl, i lederhosen o semplicemente un paio di bretelle, i calzettoni o una coroncina di fiori tra i capelli. Non è carnevale, né uno scherzo: è una moda. E pare abbia contagiato anche il Ticino.

Al Centro Apollo vendite di costumi su del 15% - «È vero, sempre più persone ce li chiedono», ammette Luca Apollo dell'omonimo negozio di Lugano, specializzato nella vendita di costumi, che per cavalcare il trend di recente ha anche ampliato l'assortimento. Di questi tempi, la commessa accoglie i clienti al banco con il vestito tipico, pur di compiacerli. «Vedi? Sono le 9,35, abbiamo aperto alle 9,30 e in cinque minuti già ho ricevuto una telefonata. E un'altra persona è qui che sta guardando. Quest'anno prevediamo incrementi di fatturato del 15%. Come mai? Il fatto è che oggi con 50-60 franchi te la puoi cavare. Dunque, perché no?». 

Giovani, fra i 20 e i 35 anni - C'è chi progetta la trasferta; chi, semplicemente, una festa a tema senza uscire dal Ticino. «Quando entrano in negozio, mi raccontano. Spesso si tratta di compagnie di giovani che si organizzano da soli, con il bus o l'auto. Ma ci sono sempre anche più eventi organizzati nei locali del Ticino. Di recente ho avuto clienti che dovevano partecipare a un party aziendale, a Zurigo. E due coppie che si preparavano per un matrimonio». A soggetto Oktoberfest, davvero? «Eh sì. È un fenomeno che cresce, specie nell'ultimo paio d'anni. Nulla a che vedere con gli assalti che abbiamo a carnevale, che interessa le famiglie, dai nonni ai nipotini. Il pubblico si concentra nella fascia fra i 23 e i 35 anni. Nessuna distinzione di genere: piace a tutti». 

Manor: «In Svizzera tedesca anche di più» - Conferma Manor, che offre sezioni dedicate in entrambe le categorie uomo e donna. «Notiamo un interesse crescente dei nostri clienti per questi costumi tipici, tanto che dall'anno scorso abbiamo introdotto una linea», spiega l'azienda, puntualizzando però che «questa tipologia di abbigliamento è più popolare nella parte tedesca della Svizzera che in quella italiana, dato che le festività sono originarie della Germania». Sul sito per lo shopping online, abiti più sobri e quotidiani si affiancano a capi pittoreschi, con l'intento di incontrare le esigenze differenti di un pubblico composito, che oggi abbraccia l'Oktoberfest come un tempo, quando ancora non era parte della tradizione locale, faceva con Halloween. Portandola in un certo senso qui, a queste latitudini, dove, in concomitanza con la festa grossa là in Baviera, si moltiplicano le manifestazioni analoghe.

Su tutti.ch abiti usati e camere d'albergo - Resta chi preferisce comunque poter dire «Io c'ero». Così anche quest'anno, da sabato prossimo fino al 3 ottobre, Monaco si appresta ad accogliere i suoi 6 milioni di visitatori, che nel 2016 sono però stati "solo" 5,6. Aldi Suisse ancora ha organizzato «gite di un giorno» in autobus; anche Giosy Tours, in passato, ha assecondato le richieste di gruppi di persone, almeno una decina. Su tutti.ch, da una settimana spopolano gli abiti usati, indossati poche ore in una delle passate edizioni, mentre dal Ticino si vendono perfino prenotazioni di camere d'albergo, due notti e colazione nel fine settimana dal 22 al 24 in «posizione invidiabile, albergo di prima scelta». Prezzo: 690 franchi. Astenersi «perditempo e tiraprezzi». 

In bus anche solo 50 franchi. Se no c'è Milano - La domanda, a questo punto, è: come andarci? Più economico l'autobus: anche solo 50 franchi a/r con Flixbus se ci si adatta a certi giorni e orari. In treno, partire questo sabato da Lugano, ore 6.43, e arrivare a Monaco in sette ore costa 149 franchi, ritorno escluso. Più conveniente il volo da Milano: ancora disponibili biglietti a 223 franchi con Lufthansa, andata sabato e ritorno domenica.

Cancellata l'idea (e il volo) Lugano-Monaco - Da Lugano, invece, niente volo diretto. La prima "vittima" di Adria è proprio il Lugano-Monaco, che Etihad Regional aveva annunciato solo una settimana prima di vendere alla compagnia slovena. Un'ora e poco più di viaggio con andata e ritorno in giornata, partenza dal Ticino alle 9.30, dalla Germania alle 20; cinquanta posti per un'offerta limitata a un giorno soltanto, il 23 settembre. Il prezzo non così leggero, 299 franchi, avrebbe però consentito di ottimizzare i tempi e risparmiarsi una notte in albergo, tanto che qualche prenotazione c'era stata subito. Ma «il volo è stato purtroppo cancellato», conferma il portavoce Daniele Nevano.

Ma in futuro, «magari»... - Una decisione giunta in agosto, dunque «troppo presto per dare un risultato» sul gradimento del pubblico, ma che non significa una presa di distanze dall'idea. «Magari lo riproporremo con più calma nel 2018». 

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