Siamo secondi solo a Zurigo (9,5 anni). E per chi guadagna meno di 5.021 franchi il sogno rimane una chimera
LUGANO - Da quando si cominciano a mettere da parte soldi e risparmi, ne deve passare di acqua sotto i ponti. Otto anni e mezzo prima che il sogno diventi realtà: tanti ne servono in Ticino per accumulare la somma sufficiente a permettersi una casa. Solo a chi abita a Zurigo, con i suoi prezzi da metropoli d'Europa, serve più tempo: 9,5. Nel resto della Svizzera, può solo andare meglio. A Basilea, per dire, ne bastano sei e mezzo.
A Basilea "solo" 6,5 - Che non sono pochi, ma lo sembrano, davanti a quei due anni in più di attesa che sembrano infiniti, quando si rincorre un desiderio. Chi non ha 30 anni ancora, vagheggia di comprarsi un bell'appartamento nel giro di una decennio al massimo: ma quanto tempo poi effettivamente sia necessario dipende da dove si vive e si lavora. A Basilea, per esempio, l'entrata mensile media è identica a quella di Zurigo, circa 10mila franchi, ma i prezzi immobiliari sono inferiori di netto, dunque si guadagnano tre anni.
Accantoniamo il 12,7% - Nel 2014, ciascun cittadino svizzero metteva da parte 1.544 franchi, cifra in costante incremento sulla carta. Ma anche in questo caso le differenze le fa la geografia. Nella Svizzera centrale, si riesce ad accantonare il 15% del proprio stipendio, in Ticino ci si ferma al 12,7%. «Gli svizzeri risparmiano molto, ma hanno bisogno di equità», riflette Stefan Heitmann, ceo di Moneypark, istituto di ricerca che ha svolto lo studio.
Il consiglio: «Non puntate troppo in alto» - Il consiglio è di cominciare ad accontentarsi: non puntare subito all'abitazione dei sogni, ma ripiegare su qualcosa di modesto, beneficiando poi dell'incremento di valore nel momento più propizio a rivendere. Per qualcuno, comunque, il mattone rimane una chimera: chi ha un'entrata inferiore ai 5.021 franchi, dice l'indagine, non riuscirà mai ad accumulare il denaro necessario. Chi fra i 5.021 e i 7.336 franchi, accantona 130 franchi al mese. I conti, poi, sono presto fatti.
Salari giù, prezzi sempre più su - Tanto più quando i prezzi di mercato aumentano, i salari no. Un divario quanto più sentito in Ticino: fra il 1998 e il 2015 l'indice dei prezzi è passato da 100 a 125,3 su scala nazionale, ma è arrivato a 129,9 qui. Dove, peraltro, lo stipendio medio è inferiore rispetto al resto della Confederazione.