Smentiti i disfattisti: lo scorso anno, sulle piattaforme elvetiche, l'incremento delle vendite è stato del 300% rispetto a due anni fa
ZURIGO - Ci avevano detto che sarebbe morto sul nascere; che non avrebbe avuto futuro, surclassato il telefono nel divenire lo strumento prediletto con cui connettersi al mondo in ogni istante. Un flop, insomma, che in parte rincuorava l'industria orologiera elvetica, già in preda ad altre difficoltà e chiamata pure a guardarsi dallo smartwatch.
Ebbene: il 2016 parrebbe dimostrare che non c'è del vero, in questa condanna a priori. Lo dicono i dati di vendita, secondo cui il numero di orologi intelligenti acquistati online nel corso dell'anno è stato addirittura 3,6 volte superiore al 2014. Un trend che continua in questi primi mesi, assicurano i negozi virtuali digitec e galaxus, che nel primo trimestre 2017 archiviano crescite di fatturato del 20% superiori al 2016.
Una scommessa vinta, per i due siti di e-commerce, che hanno ampliato l'offerta da dieci tipologie disponibili nel marzo 2014 a 218 oggi. La vasta opportunità di scelta così garantita ha consentito di intercettare anche consumatori non scontati: come «donne e persone avanti con gli anni», disposti a pagare prezzi più elevati di quando i dispositivi debuttarono. Rispetto ai neanche 150 franchi di due anni fa, ora si raggiungono i 550 franchi.
Secondo i riscontri del web, dominano - nell'ordine - Samsung, Apple Watch e Huawei. Piacciono soprattutto a chi ha più di 35 anni, ma a segnalare l'incremento più netto e la fascia d'età fra i 50 e i 60 anni. Non ci si lasci ingannare poi dai proclami: è vero che le donne, soprattutto giovani, hanno fatto capolino nel mercato, ma lo smartwatch resta "maschio" nell'85% dei casi.
Fatto sta, comunque, che anche per il 2017 sono previsti interessanti segni più: +40%, negli auspici, grazie anche all'introduzione dell'eSim che dovrebbe entrare in commercio quest'estate, per connettersi alle reti Lte e 4G.