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FRANCIAIl foie gras non sfugge al semaforo rosso

05.05.17 - 18:06
Il Nutri-Score, l'etichetta nutrizionale che la Francia vorrebbe adottare, non ha l'obiettivo di condizionare le scelte dei consumatori ma vuole aiutarli a paragonare i diversi prodotti
Keystone
Il foie gras non sfugge al semaforo rosso
Il Nutri-Score, l'etichetta nutrizionale che la Francia vorrebbe adottare, non ha l'obiettivo di condizionare le scelte dei consumatori ma vuole aiutarli a paragonare i diversi prodotti

PARIGI - Anche il foie gras con il bollino rosso, come gran parte dei grandi formaggi francesi. Così funzionerà il Nutri-Score, l'etichetta nutrizionale a cinque colori che, Ue permettendo, la Francia vorrebbe adottare nei prossimi mesi.

Ma il sistema «non è norma, è informazione data in modo comprensibile a tutti con un solo colpo d'occhio», chiarisce in un'intervista all'agenzia di stampa italiana ANSA Serge Hercberg, considerato il padre della nuova etichetta a semaforo made in France.

«Non il padre, ma uno dei padri», precisa al telefono il docente universitario, direttore dell'equipe di ricerca in epidemiologia nutrizionale (Eren) dell'Università Parigi 13 che nel 2014 ha proposto il Nutri-Score al ministero della Salute francese.

Dopo una sperimentazione durata 10 settimane, il Nutri-Score è stato scelto come il sistema migliore in una rosa di quattro. Si basa su un algoritmo che calcola il valore nutrizionale dell'alimento in riferimento a caratteristiche positive (contenuto in fibre, proteine, frutta, verdura o frutta secca) o negative (calorie, contenuto di grassi saturi, zuccheri semplici, sodio). Non solo, spiega Hercberg, il Nutri-score non ha l'obiettivo di condizionare le scelte dei consumatori ma vuole aiutarli a paragonare diversi prodotti, anche "della stessa famiglia".

«Tutti sanno che dal punto di vista nutrizionale i broccoli sono meglio delle patatine confezionate - spiega Hercberg - il Nutri-score serve a distinguere tra i diversi tipi di prodotti che fanno parte della stessa famiglia. In Francia si vendono 35 marchi di muesli, alcuni avranno la A (verde scuro, qualità nutrizionale migliore), altri la E (rosso, qualità nutrizionale inferiore)». Risponde alla stessa logica il fatto che l'algoritmo del Nutri-score cambi per adeguarsi ad alimenti come formaggi, materie grasse vegetali o animali (olio, burro) e bevande. "Senza adeguamento - racconta Hercberg - sarebbero risultati tutti rossi».

Con l'algoritmo modificato «in generale i grassi animali andranno più verso il rosso, quelli vegetali» olio d'oliva incluso «si classificheranno tra la C e la D (giallo o arancio), la margarina si classificherà meglio del burro e l'olio di colza meglio di quello di arachidi». Per il foie gras ci sarà il rosso, anche se si tratta di un'eccellenza della tradizione gastronomica francese. I formaggi, al meglio, potranno classificarsi tra giallo e arancione.

«Il Nutri-score fornisce trasparenza all'informazione nutrizionale - precisa Hercberg - ma il rosso non vuol dire 'non mangiare quell'alimento', è tutt'al più un suggerimento a non consumarne in eccesso». Si tratta, sostiene il professore, di un modo di comunicare «migliore delle incomprensibili etichette nutrizionali» che sono oggi obbligatorie a livello Ue, e anche del semaforo britannico.

«Secondo i nostri studi - conclude Hercberg - il Nutri-Score è più efficace, intuitivo e comprensibile di altri sistemi». Obiettivo è dare un elemento di scelta in più ai consumatori.
 
 

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