Cerca e trova immobili

STATI UNITIIl caldo che "uccide" il caffé

31.03.17 - 17:47
L'esposizione può rendere la pianta incapace di produrre fiori e frutti
Keystone
Il caldo che "uccide" il caffé
L'esposizione può rendere la pianta incapace di produrre fiori e frutti

SALEM - Il calore che rende perfetto il caffè consumato al bar può essere deleterio se va a colpire la pianta da cui il caffè trae origine. Se esposta allo stress delle alte temperature, infatti, la pianta del caffè può diventare incapace di produrre fiori e frutti.

A ipotizzare l'impatto del cambiamento climatico sulle nostre colazioni future sono i ricercatori dell'università statale dell'Oregon, che hanno analizzato gli effetti delle ondate di calore sulle piantagioni.

Gli esperti hanno preso in esame la coffea arabica, la specie di pianta da cui deriva il 65% del caffè consumato nel mondo, che ammonta nel complesso a oltre 9mila tonnellate all'anno. La pianta cresce in 80 Paesi dell'area tropicale.

Esponendo le piante a brevi ondate di calore - da 45 a 90 minuti a una temperatura di 48 gradi - gli studiosi hanno misurato gli effetti e il tempo necessario alle foglie per riprendersi dallo stress termico.

Stando ai risultati, le foglie più giovani hanno mostrato tempi di recupero particolarmente lenti rispetto alle foglie mature. Soprattutto, nessuna delle piante sottoposte alle ondate di calore ha prodotto fiori e frutti. «Nessuna fioritura significa nessuna riproduzione, e quindi nessun frutto, il che è devastante per un coltivatore», sottolineano i ricercatori.

«Il caldo è molto stressante per le piante e spesso è associato alla siccità. Tuttavia, - osservano - nelle regioni in cui cresce il caffè può non essere solo caldo e secco, ma anche caldo e umido. Per questo nella ricerca abbiamo voluto isolare gli effetti del solo calore».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE