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VEGANI & CO.La mania "vegan" è già finita?

10.12.16 - 07:00
In Germania, paese all'avanguardia nel settore dell'industria alimentare vegana, si registra, a sorpresa, una battuta d'arresto nelle vendite. Inoltre, vegani e vegetariani sono in diminuzione
La mania "vegan" è già finita?
In Germania, paese all'avanguardia nel settore dell'industria alimentare vegana, si registra, a sorpresa, una battuta d'arresto nelle vendite. Inoltre, vegani e vegetariani sono in diminuzione

BERLINO - Che sia già finita la moda salutista del veganesimo e del vegetarianesimo? In Germania, uno dei primi paesi che, in Europa, ha dato il via al grande business, con un'industria leader nel settore che vede marchi come Alnatura, Lavera, Alpro, Alverde, esportare i suoi prodotti in molti paesi europei, Svizzera compresa, si sta assistendo ad un raffreddamento del mercato del "Veggie".

Diminuisce la vendita di prodotti vegani industriali sostitutivi la carne

Stando a quanto riferisce la Gesellschaft für Konsumforschung (GfK), la società che si occupa di ricerche sui consumi a livello nazionale, dall'estate scorsa si assiste ad una diminuzione della vendita di prodotti alimentari vegani sostitutivi la carne. Una tendenza questa che, come osserva la Bild-Zeitung, non ha mancato di «sorprendere» gli osservatori e gli addetti ai lavori. Infatti, fino alla fine del 2015, l'industria che produce cotolette alla soia o bratwurst vegani, aveva visto un aumento delle vendite pari al 50% rispetto all'anno precedente.

Quest'anno, dopo un avvio sostenuto, la richiesta si è affievolita e, come ha riferito l'esperto della Gfk, Helmut Hübsch, «negli ultimi due, tre mesi vi è stata addirittura una diminuzione delle vendite».

L'industria alimentare, sempre attenta alle evoluzioni dei gusti e delle mode, da alcuni anni sta puntando molto a rispondere alle esigenze delle nuove nicche di mercato, particolarmente redditizie, provenienti dalle fasce di popolazione più istruite e benestanti dei paesi di più antica industrializzazione.

I risultati dei test di qualità dei prodotti vegani

Come ha spiegato il ricercatore Hüsbsch, negli ultimi mesi sono stati molti i consumatori che, una volta provato il prodotto vegano sostitutivo della carne, non lo hanno più riacquistato. Spesso, a non convincere i consumatori, è il suo gusto. Una disaffezione che si manifesta anche a causa dei risultati di vari test di importanti istituti tedeschi di verifica della qualità, come per esempio "Stiftung Warentest" o "Öko-Test", resi pubblici dai media negli scorsi mesi. Su 22 prodotti alimentari vegani testati da "Öko-Test" durante la scorsa estate, soltanto uno ha ricevuto il voto "Buono", mentre per quasi la metà, il giudizio è andato dal «lacunoso» all'«insufficiente».

Oli minerali e glutammato - In alcuni di questi prodotti testati, infatti, si è constatata la presenza di oli minerali, una dose di spezie oltre i limiti e un utilizzo di additivi contenenti glutammato, utili a riprodurre in modo artificiale il sapore della carne.

Oli minerali e sale - Meglio è andata per i prodotti testati da "Stiftung Warentest". Sono infatti sei quelli che hanno ottenuto il voto «buono». Tuttavia, anche questa fondazione ha rilevato «un'alta quantità di oli minerali in cinque brawurst e in una cotoletta vegana», nonché un utilizzo abbondante di sale.

Fine dell'industria vegana? - Gli osservatori e gli esperti di marketing ritengono che, nonostante la diminuzione delle vendite, non si stia assistendo ad una fine vera e propria dei prodotti vegani industriali. Wolfgang Adlwarth ha spiegato alla Bild.de che i ritmi di crescita a cui si è assistito negli ultimi anni non ci saranno più, ma che tuttavia, la tematica dell'alimentazione sana resta di attualità.

Oltre un terzo delle economie domestiche tedesche ha diminuito il consumo di carne - In Germania più di un terzo delle economie domestiche ha ridotto con consapevolezza il consumo di carne. Soprattutto tra le giovani generazioni, questa nuova sensibilità che trova in ragioni etiche la rinuncia al consumo della carne, continuerà negli anni, anche quando passeranno nell'età della maturità. L'industria alimentare è comunque attenta a questa evoluzione e si prepara ad adeguarsi ai gusti e ai tempi. Gli interessi economici di questo settore, infatti, sono molto importanti.

Diminuiscono vegani e vegetariani

C'è però un ultimo dato da tenere in considerazione. Come riferisce Statista, portale online di statistiche tedesco, in Germania il numero di vegani è in diminuzione. Se nel 2015 la popolazione dai 14 anni in su che si dichiarava vegana era formata da 850.000 persone, nel 2016 è scesa a 800.000.

Anche per quanto riguarda i vegetariani si sta assistendo ad un cambio di tendenza rispetto ai primi anni '10. Se nel 2012 coloro che si dichiaravano vegetariani erano 7,12 milioni e nel 2013 7,5 milioni, nel 2014 si è assistito ad una netta diminuzione, passando a 5,31 milioni, 5,36 nel 2015 e 5,29 nel 2016.

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COMMENTI
 

Meridiana 7 anni fa su tio
è ed era solo un ulteriore metodo per farsi notare e creare ulteriori costi alla nostra gastronomia che paghoamo tutto. A casa vostra fate quello che vi opiace. Auguri

Frankeat 7 anni fa su tio
Buona fondue chinoise a tutti.

Fran 7 anni fa su tio
Quando si vede come tengono gli animali, e soprattutto come avviene lamacellazione, non si può fare altro che ridurre il consumo.Io sono rimasta cosi scossa da un video trasmesso sulle cavalle gravide, che non ho piu toccato carne per settimane.Mi rifiuto! Non ce la faccio.E non sono ne vegan ne vwgetarian. Ma Signori produttori: così NO!!!

francox 7 anni fa su tio
Risposta a Fran
Puoi scegliere il produttore e incentivare un tipo di allevamento sano e dignitoso. É l'unico modo con il quale possiamo fare politica. E fan... al mac donald e affini!
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