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SVIZZERAAttenzione alle operazioni inutili

27.10.16 - 08:33
Anche in ambito medico determinati interventi vengono giudicati non necessari, ma eseguiti lo stesso
Attenzione alle operazioni inutili
Anche in ambito medico determinati interventi vengono giudicati non necessari, ma eseguiti lo stesso

ZURIGO – Solo poco tempo fa l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) aveva messo in evidenza in uno studio internazionale che nella maggior parte degli altri paesi industrializzati si opera meno che in Svizzera. L’elevato numero di operazioni sarebbe «spesso indotto da altri fattori piuttosto che dalle effettive necessità dei pazienti».

Come spiega Comparish.ch, tutti gli interventi medici nascondono i propri rischi. Certo è vero che oggi questi rischi sono molto inferiori rispetto al passato, cosa che contribuisce a sottoporsi a operazioni anche in quei casi in cui prima si sarebbe rinunciato. Tuttavia, un rischio residuo si presenta comunque in ogni operazione. Molti interventi non sono strettamente necessari dato che esistono migliori possibilità terapeutiche. Nonostante ciò, le operazioni continuano e non accennano a diminuire. Secondo le cifre dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) tra il 2003 e il 2014 le operazioni sono aumentate in alcuni casi anche del 145 per cento. Soprattutto le operazioni con cui è possibile guadagnare molto denaro sono aumentate in modo consistente.

    • Ginocchio – Rispetto al 2003, nel 2014 la quantità dei pazienti in degenza stazionaria per una protesi al ginocchio è quasi raddoppiata, passando da 8’676 a 21’244. Si tratta quindi di un aumento del 145 per cento.  
    • Anca – Nel lasso di tempo tra il 2003 e il 2014 il numero di trattamenti stazionari per protesi all’anca è aumentato del 50 per cento, da 16’650 a 24’919. 
    • Schiena – Nel periodo che va dal 2011 al 2014 le operazioni alla colonna vertebrale hanno registrato un aumento del 17 per cento, da 18’064 a 21’193 casi.

Felix Schneuwly, esperto in materia di assicurazione malattia presso comparis.ch, dice: «Da un lato, le persone vengono operate senza una sufficiente necessità medica e, dall’altro, il personale medico specializzato e i politici in materia di sanità si lamentano della mancanza di medici e dello stato di emergenza nell’ambito delle cure. Evidentemente nel settore sanitario le risorse umane e finanziarie non sono gestite in modo economico. La questione è poi particolarmente scottante se si considera che i costi ospedalieri contribuiscono in modo determinante ad aumentare le spese del sistema sanitario».

Non solo le operazioni talvolta sono inutili - Negli ospedali svizzeri capita spesso che i medici prescrivano misure che non solo non aiutano il paziente, ma a volte hanno addirittura effetti negativi. È di questa opinione la Società Svizzera di Medicina Interna Generale (SSMIG), la più grande associazione specialistica in ambito medico della Svizzera. La lista delle cinque misure frequenti che vengono intraprese in ambito ospedaliero, da cui l’associazione consiglia di tenersi alla larga, è di facile lettura e comprensione per tutti.       

    • Esami del sangue o radiografie in abbondanza a intervalli regolari senza ragione specifica      
    • Catetere continuo in pazienti non malati gravemente con problemi di incontinenza, quando serve solo per comodità o per controllare il volume di urina    
    • Trasfusioni di sangue con più della quantità minima necessaria
    • Persone anziane che durante la degenza ospedaliera vengono lasciate troppo tempo distese sul letto senza alcuna mobilità
    • La velocissima somministrazione di benzodiazepine e altri sonniferi o calmanti per combattere insonnia, agitazione o delirio nei pazienti più anziani; oppure la prescrizione di ricette per queste medicine alla dimissione dall’ospedale.

Cosa può fare il paziente? - Proprio perché molti medici fanno appello alla volontà esplicita del paziente per motivare operazioni, il paziente è tenuto a informarsi prima. Prima di sottoporsi a un’operazione, si dovrebbe richiedere una seconda opinione e chiedere al medico incaricato ragguagli sui chirurghi che opereranno e sull’ospedale.

Ecco le cinque domande fondamentali che un paziente deve assolutamente chiedere al suo medico per poter valutare meglio l’utilità, i rischi e la procedura dopo l’operazione.

    • Qual è il vantaggio aggiuntivo dell’operazione rispetto alla rinuncia della stessa?
    • Ci sono alternative che garantiscono una simile utilità?
    • Quali sono i rischi dei metodi di cura?
    • Quale chirurgo effettuerà l’intervento? In quale ospedale viene effettuato l’intervento? Il chirurgo opera anche in altri ospedali?
    • Cosa succede dopo l’operazione? Fisioterapia o altre misure riabilitative? 

Inoltre è importante consigliarsi con amici e conoscenti sull’intervento pianificato, sui medici che opereranno e sugli ospedali. A questo proposito può essere utile anche confrontare gli ospedali e le valutazioni dei pazienti nel confronto ospedaliero di comparis.ch, in modo da andare dal medico già perfettamente preparati. «Di fronte agli aumenti dei costi della salute e dei premi della cassa malati, cresce la pressione ad assumersi maggiore responsabilità per la propria salute. Per questo motivo anche i pazienti devono attivarsi, informarsi bene sulle decisioni e non affidarsi ciecamente al medico, ma contribuire con convinzione» afferma Felix Schneuwly.

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