Cerca e trova immobili

ZURIGOBuste paga "immobili" nel 2017

26.10.16 - 15:18
Secondo la previsione di UBS i salari dovrebbero ristagnare. L'incremento reale sarà solo dello 0,2%
TiPress
Buste paga "immobili" nel 2017
Secondo la previsione di UBS i salari dovrebbero ristagnare. L'incremento reale sarà solo dello 0,2%

ZURIGO - Nel 2017 i salari in Svizzera dovrebbero praticamente ristagnare in termini reali: lo affermano gli economisti di UBS, che prevedono un aumento medio degli stipendi dello 0,6%, a fronte di un'inflazione stimata allo 0,4% per lo stesso periodo di tempo. L'incremento reale delle retribuzioni sarà quindi solo dello 0,2%, inferiore a quello di quest'anno.

A scombussolare le carte è il rincaro, spiega UBS in un comunicato odierno. Nel 2016 infatti l'aumento medio nominale è stato inferiore, pari allo 0,5%, ma a causa del crollo del prezzo del petrolio registrato a inizio anno e delle ripercussioni dello shock legato ai tassi di cambio l'inflazione dovrebbe risultare leggermente negativa, nell'ordine del -0,3%. Per il 2016 quindi ne deriva un aumento dei salali reali dello 0,8%, ben più marcato dello 0,2% previsto per l'anno prossimo.

Prospettive - Le prospettive salariali sono modeste nonostante il clima di fiducia delle imprese, affermano gli specialisti di UBS, che hanno condotto un sondaggio fra l'8 settembre e il 5 ottobre 2016 presso 314 imprese e associazioni di lavoratori e di datori di lavoro. Le aspettative riguardanti l'andamento generale dell'economia elvetica sono infatti decisamente migliorate: oltre la metà delle aziende prevede una ripresa moderata per l'anno prossimo, mentre nel 2015 solo un quarto condivideva questo parere. Il quadro è analogo per quanto concerne l'andamento della disoccupazione: nel 2015 quasi due terzi degli interpellati prevedevano ancora un aumento del tasso dei senza lavoro, mentre nel 2016 la quota è scesa a un quarto.

Malgrado le prospettive economiche ottimiste nel 2017 l'andamento medio degli stipendi reali dovrebbe quindi subire una flessione. Da un lato peserà l'inflazione annua, che per la prima volta dal 2011 è prevista positiva, dall'altro vi sarà una compensazione degli aumenti dei salari reali recentemente molto elevati. L'inflazione, che negli ultimi anni è risultata in generale sempre inferiore alle previsioni, ha determinato dal 2008 un aumento annuo delle retribuzioni reali dell'1,2%, superiore alla media pluriennale.

Ritocchi solo se... - Inoltre le aziende sono intenzionate ad accordare ritocchi più consistenti in busta paga solo una volta stabilizzata la situazione dei margini, finiti sotto pressione a causa della difficile situazione economica e delle condizioni dei tassi di cambio.

A livello settoriale, la chimica e la farmaceutica saranno in testa anche nel 2017 con crescite retributive medie nominali dell'1% ciascuno. A loro si affiancherà il settore pubblico, i cui dipendenti potranno pure aspettarsi un +1%. Servici informatici e telefonia segneranno un +0,8%, così come banche e assicurazioni, nonché energia.

La gran parte dei rami economici si fermerà al +0,5%. Solo due settori - orologi e media - marceranno sul posto: in questi comparti si potrebbe quindi assistere a una riduzione dei salari reali.

Quanto sono affidabili queste previsioni? Non poco, stando a UBS, che sottolinea come negli anni dal 1989 al 2015 gli aumenti salariali stimati tramite l'inchiesta si sono discostati mediamente di soli 0,29 punti percentuali dalla media dei dati ufficiali pubblicati dall'Ufficio federale di statistica (UST).

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE