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STATI UNITI Anche Disney dice addio a Twitter

18.10.16 - 20:15
Vola invece Netflix con il boom dei nuovi abbonati: le quotazioni salgono del 19,20%
Anche Disney dice addio a Twitter
Vola invece Netflix con il boom dei nuovi abbonati: le quotazioni salgono del 19,20%

NEW YORK - Twitter perde un altro pretendente. Walt Disney si sfila dalla corsa all'acquisto delle società che cinguetta per motivi di costi e per problemi di immagine. E Twitter appare sempre più sola: l'addio di Topolino segue infatti quello di Saleforce, Google e Microsoft. Il titolo tiene però in Borsa, dove sale dell'1,3%. Vola invece Netflix con il boom dei nuovi abbonati: le quotazioni salgono del 19,20%.

Il colosso delle tv in streaming chiude un terzo trimestre oltre le attese, con un utile in aumento a 51,5 milioni di dollari su ricavi in crescita a 2,29 miliardi di dollari. A spingere i conti il boom dei nuovi abbonati, attirati dalle serie 'Stranger Things' e 'Narcos'. I nuovi abbonati sono stati 3,6 milioni, di cui 370'000 negli Stati Uniti. Una cifra superiore ai 304'000 attesi dagli analisti. I nuovi abbonati fuori dai confini americani sono 3,2 milioni, oltre i 2 milioni previsti dal mercato. Cifre che allentano i timori su Netflix dopo un secondo trimestre debole. La società per gli ultimi tre mesi dell'anno prevede 1,45 milioni di nuovi abbonati negli Stati Uniti e 3,75 milioni fuori dagli States.

Alle fortune di Netflix si contrappongono le difficoltà di Twitter, il cui futuro appare sempre più confuso. Il processo di vendita che aveva subito un'accelerazione nelle scorse settimane, è andato lentamente scemando con molti dei papabili acquirenti che si sono tirati indietro. L'ultimo in ordine temporale è Topolino, che si ritira per possibili motivi di immagine. Walt Disney teme infatti che il linguaggio e le modalità di comunicazione usate su Twitter possano danneggiare la sua immagine di marchio per le famiglie. A pesare sono però anche i costi: nonostante il calo in Borsa delle ultime settimane Twitter ha una capitalizzazione di mercato superiore agli 11 miliardi di dollari. Sono 11,34 miliardi, per la precisione, inferiori, ironia della sorte, agli 11,35 miliardi del suo 'clone' cinese, Sina Weibo, nato nel 2009 proprio in scia al social network statunitense.

Si tratta di una cifra in ogni caso elevata anche per Disney, come hanno fatto notare alcuni degli investitori della società senza nascondere le proprie perplessità sull'operazione. Una transazione era allo studio seriamente, con Walt Disney che aveva assunto JPMorgan e Guggenheim Partner per valutare un'offerta e aveva assistito a una presentazione da parte di Twitter. Ma come nel caso di Saleforce, anche per Disney gli investitori hanno pesato nella scelta di dire addio.

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