Il Dipartimento della sanità e della socialità chiarisce i dubbi: le percentuali fornite si fondano su un modello, scelto oggi solo da una ristretta minoranza
BELLINZONA - Se l'avevate presa in fondo bene, assuefatti ai rincari che di anno in anno viaggiano intorno a pronostici del 5%, attenzione. La verità sui premi delle casse malati è più amara del 4,5% nazionale, stima ufficiale, e perfino di quel 5,7% tutto ticinese che, per il 2017, già superava le previsioni di inizio estate.
Colpa, si insinua oggi, di un metodo di calcolo ed elaborazione dei dati che fa riferimento a profili evidentemente non più rappresentativi: e mette sotto accusa uffici che anche questa volta hanno rilasciato percentuali un po' bugiarde, quantomeno reticenti oppure eufemistiche, a fronte del +5,8% effettivo calcolato da comparis.ch.
Paolo Bianchi, direttore della Divisione della salute pubblica, è davvero così: avete raccontato mezze bugie?
«I dati comunicati dall’Ufsp sono i soli dati sui quali ci si può e deve basare per delle analisi temporali oggettive. È chiaro che se la riduzione di premio per modelli con franchigia alta o per forme alternative di assicurazione è espressa in un determinato importo rispetto al modello ordinario, gli aumenti in franchi comunicati hanno, in percentuale, un impatto maggiore poiché il premio cui si rapportano è inferiore».
I sistemi di calcolo non sono un po' antiquati, calibrati su campioni non più significativi?
«Il metodo utilizzato è l’unico che permette il confronto fra assicuratori, fra cantoni e nel tempo. Il modello standard con franchigia di 300 franchi rappresenta il premio base dal quale poi dipendono tutte le altre forme alternative di premio. È vero che oggigiorno esso è scelto complessivamente solo dal 21% degli assicurati svizzeri. Un altro 14% sceglie il modello standard ma con franchigie opzionali, mentre il 65% degli assicurati opta per un modello alternativo (con franchigia a 300 franchi o superiore). Tra coloro che scelgono una forma alternativa, oltre la metà si indirizza sul modello del medico di famiglia».
Dalle stime risultano più penalizzati i cittadini virtuosi, che hanno scelto il modello assicurativo Telmed e garantiscono un miglior controllo delle spese. Non lo trova paradossale?
«L’incremento del premio dei modelli alternativi segue generalmente quello dei premi per l’assicurazione standard. Per le principali casse operanti in Ticino l’aumento percentuale (a parità di franchigia, 300 franchi) è il medesimo; in pochi altri casi l’aumento sul modello alternativo si scosta in modo contenuto. Il premio per questi modelli rimane comunque molto più conveniente e consente di risparmiare fino a 860 franchi all’anno».
Comparis sostiene però che gli effetti saranno disastrosi per il sistema sanitario. In che direzione stiamo andando?
«Le riduzioni di premio accordate agli assicurati con la scelta di franchigie opzionali o modelli alternativi costituiscono eccezioni al principio generale di solidarietà tra persone sane e persone malate, nonché tra giovani e anziani su cui si fonda la LAMal. Questi modelli, penso in particolare al modello del medico di famiglia, favoriscono però anche un utilizzo più razionale ed efficace dell’offerta sanitaria. Possono quindi contribuire al contenimento dell’evoluzione dei costi, che trae origine anche da una crescita del volume delle prestazioni richieste ed erogate non completamente giustificabile con l’invecchiamento della popolazione e il progresso della tecnologia medica».