Realizzato in stile Edelweiss e distribuito durante gli incontri di lotta non è così "local" come tutti pensavano. L'azienda: «È solo un gadget»
ZURIGO - Oltralpe i festival di lotta svizzera sono eventi estremamente popolari in grado di muovere decine di migliaia di persone. Ne sanno qualcosa anche le aziende che, spesso e volentieri, le utilizzano come piattaforme pubblicitarie.
Non fa eccezione, e non è uno shock, anche Migros che da tempo sponsorizza lo "Schwingen" e gli "Schwingfest" e realizza ad hoc un cappellino in edizione limitata che viene distribuito a ridosso delle competizioni.
Decorato in stile Edelweiss - con scritte che inneggiano all'amor patrio (quest'anno era "Mein Stück Heimat", "Il mio pezzo di patria", ndr.) e con il logo dei prodotti "local" di Migros ("Aus der Region. Für die Region") in bella vista - ha finito per scatenare una gran bella controversia perché è... made in China!
A denunciare l'idiosincrasia è stato il Blick che ha voluto indagare dove il copricapo fosse stato realizzato contattando direttamente il produttore, l'azienda specializzata in merchandising brandizzato Manroof.ch, che però ha preferito glissare.
A fare chiarezza ci ha pensato Migros tramite la portavoce Monika Weibel: Repubblica Popolare Cinese, dove però «è stato realizzato nel più completo rispetto delle condizioni dei lavoratori». Una caduta di stile? Non secondo Weibel: «Si tratta di un accessorio omaggio e promozionale, non deve sottostare alle regole che invece si applicano per i prodotti a marchio "local"».