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CANTONEMa quanto ci piace mangiare "brutto"

05.04.16 - 18:32
Boom di frutta e verdura deforme o fuori misura: lo scorso anno ha superato le 650 tonnellate
Foto Fotolia
Ma quanto ci piace mangiare "brutto"
Boom di frutta e verdura deforme o fuori misura: lo scorso anno ha superato le 650 tonnellate

LUGANO - Le prime a trovar posto nel bancone sono state la «albicocche con danni da grandine», 9,50 franchi per due chili e mezzo. Gli ultimi gli «asparagi incurvati», 7,50 al chilo. Quello che nel mondo oggi è una moda, in Svizzera è storia vecchia di oramai tre anni: quando, per venire incontro ai contadini del Vallese, il 19 agosto del 2013 Coop provò a vendere a prezzi ribassati la frutta e la verdura brutta, in sfida alla sensibilità estetica dei clienti. Che, diffidenti sulle prime, hanno col tempo premiato il coraggio: tanto che lo scorso anno gli acquisti dei prodotti cosiddetti Ünique, denominazione che devia il concetto di deformità verso quello di articolo originale e irripetibile, hanno superato le 650 tonnellate. Cinque volte tanto e più le 122 tonnellate di quell'esordiente estate.

Si compra anche all'estero, si rivende qui - Un piccolo successo: al punto da trasformarsi in un affare. Se online è ormai virale la campagna Ugly Fruit & Veg; se in Europa proliferano i negozietti dedicati e a Copenhagen la gente fa la fila sulla soglia dell'ingresso di Wefood; se in Inghilterra perfino Tesco ha deciso di inserire la categoria nel proprio assortimento, in Svizzera Coop addirittura ha incominciato a comprare all'estero arance e limoni sgraziati, per poi immetterli sul mercato interno.

Prezzi scontati: un incentivo che non guasta - La nobile causa che fu in principio, aiutare la vendita di prodotti locali privi di armonia o deturpati dal maltempo, è passata in secondo piano davanti al gradimento della gente: che, quando riesce a superare le proprie preclusioni verso frutta e verdure deforme o fuori misura, risparmia anche qualche soldo. Incentivo che non guasta. «Lo sconto non è fisso fisso - spiega Coop, che vende complessivamente in 230 filiali di cui dieci in Ticino (Bioggio, Castione, Giubiasco, Lugano Nord, Lugano Sud, Serfontana, Tenero, Viganello e negli ipermercati Cattori Losone e Resega Canobbio) - I prezzi vengono contrattati settimanalmente. Dipendono dalla disponibilità della merce e dalla domanda».

Le verdure più acquistate? Le carote - Dominano le carote, 180 tonnellate nel 2014; disponibili anche mix di verdure, pere, cetrioli, asparagi, kiwi, arance, limoni, patate, peperoni, melanzane. «Ma non si può avere certezza di che cosa si troverà in negozio. L'offerta è in balia capricci della natura, sia per quanto riguarda la tipologia che la quantità. Compriamo solo ciò che è difficile trovare in Svizzera: ma il concetto rimane identico. Merce ineccepibile dal punto di vista qualitativo e ricca di sapore tanto quanto quella "uniforme" deve poter trovare posto nei supermercati».

Una nicchia destinata a crescere - I numeri sono ancora di nicchia: il cliente, ammette Coop, continua a preferire la bellezza. Seicentocinquanta tonnellate sembrano nulla se messe a confronto con i 2 milioni di ortofrutta "normale" venduta sempre lo scorso anno. «Ma osserviamo come sempre più avventori, oggigiorno, dimostrino maggiore comprensione e predisposizione all'acquisto delle stramberie della natura».

 

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