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STATI UNITIStar Wars non è un gioco da bambine?

06.01.16 - 14:21
In gran parte dei balocchi in scatola dedicati alla nuova saga manca qualcuno: la protagonista Rey, e i social sono infuriati
Star Wars non è un gioco da bambine?
In gran parte dei balocchi in scatola dedicati alla nuova saga manca qualcuno: la protagonista Rey, e i social sono infuriati

LOS ANGELES - Giocattoli di Star Wars, ovunque. Se a ridosso di Natale siete stati in un centro commerciale sicuramente le montagne di gadget legati all’ultima pellicola della saga non vi saranno sfuggite. Fra jedi oscuri, bianchi soldati imperiali e soldati ribelli pare proprio esserci una grande esclusa. Chi? Ma Rey, quella che per molti è il vero e proprio personaggio portante di “Il risveglio della Forza”. La giovane eroina, interpretata dalla stellina Daisy Ridley, è introvabile in praticamente tutte le confezioni prodotti da Hasbro e non solo.

Tutti quanti, ma non lei - Un’assenza che non è passata inosservata ai fan (e alle fan) che hanno iniziato a inondare i social con l’hashtag #wheresRey («Dov’è Rey?», ndr.). Particolarmente clamorosa anche la sua esclusione dalle pedine del nuovo Monopoly griffato “Guerre Stellari”, in cui è presente Darth Vader (che nell’ultimo film non c’è) ma non lei.

Le più deluse sono proprio le bambine - «Sono bastati due secondi perché mia figlia guardando la confezione in un negozio se ne accorgesse e mi chiedesse: “Mamma, ma dov’è Ray?”», ha postato una madre su Twitter. Alcune bimbe, dotate di notevole creatività, per ricreare la loro beniamina si sono messe d’impegno modificando addirittura le proprie bambole.

«Senza di lei i cattivi non avrebbero vinto!» - Altre, invece, hanno preferito impugnare i pennarelli e dirne “di tutti i colori” alle aziende produttrici: «Come avete potuto non metterla? Senza di lei i cattivi avrebbero vinto! Ragazze e ragazzi hanno bisogno di vedere che le donne possono essere forti quanto gli uomini! », ha scritto in una tenera ma accorata missiva una piccola americana di 8 anni.

Le aziende: «presto rimedieremo» - Sia Hasbro che Disney, trascinati nella questione, hanno spiegato solo parzialmente il motivo di questa “ludica discriminazione”, che secondo molti è legata a scelte di marketing, assicurando che giocattoli dedicati a lei arriveranno nei negozi già a partire da metà gennaio.

 

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