Cerca e trova immobili

SVIZZERAApple Pay non decolla

23.10.14 - 07:51
Il sistema di pagamento digitale non funzionerà finché i supermercati non saranno coinvolti
Apple Pay non decolla
Il sistema di pagamento digitale non funzionerà finché i supermercati non saranno coinvolti

ZURIGO - Il sogno di Apple, trasformare gli smartphone in portafogli, è cominciato lunedì. Salutato come un sistema di pagamento rivoluzionario, in tre giorni Apple Pay è stato messo alla prova da McDonald, Walgreens, Subway e negli store Disney: quanto basta per stilare un primo bilancio, pur sommario, e intuire le potenzialità del pagamento digitale tramite iPhone 6. Con un volume stimato di un trilione di dollari entro il 2017, pare che Apple Pay sia destinato a dominare il futuro, scalzando contanti e carte di credito. C’è chi, però, già manifesta serie perplessità e scetticismo su previsioni troppo ottimistiche.

Le titubanze maggiori si concentrano intorno al fatto che, per ora, molti sono i marchi che non hanno introdotto Apple Pay come forma di pagamento. Questione di tempo, si dice: Foot Locker, per citarne solo uno, ha promesso di adottarlo già il prossimo anno. Eppure non basta a rassicurare i diffidenti. Ubs ha già pubblicato uno studio in cui elenca i peccati di un sistema di pagamento eccessivamente decantato: a cominciare dai costi di transazione, troppo elevati. Apple Pay, inoltre, per ora non riuscirebbe a dialogare con molte delle carte di credito americane. Quelle emesse da supermercati come Wal-Mart, ad esempio, parecchio popolari negli Stati Uniti: la grande distribuzione preferisce continuare a puntare su forme di pagamento proprie, che garantiscano la fidelizzazione del cliente e offrano così valutazioni statistiche dei comportamenti d’acquisto. Una lancia viene spezzata invece da Sandro Graf, dell’Università di scienze applicate di Zurigo: «Apple ha lanciato Pay solo pochi giorni fa: è troppo presto per fare previsioni».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE