Vino e cocktail le stanno rubando il posto e i produttori cercano strade alternative
NEW YORK - Fra le donne, il sorpasso sarebbe già avvenuto. Resistono un poco di più gli uomini, che chiedono ancora in maggioranza la birra. Ma gli Usa l'hanno capito da tempo: vino e superalcolici sono destinati a prenderne il posto, nelle preferenze dei consumatori. O i cocktail senz'alcol, per chi bada alla linea.
Lanciato l'allarme, ecco dunque che i produttori mettono le mani avanti, cercando soluzioni alternative. E se quel che è perso non torna indietro, perché non andare a scovare nuovi estimatori? Ecco che Guinness, Heineken e altri grossi marchi hanno cominciato a guardare all'Africa: disposti a proporsi a prezzi stracciati pur di conquistare la gente.
Birre che non costano neanche un dollaro, su un mercato che potrebbe diventare di vitale importanza per la sopravvivenza delle società costrette a reinventarsi. E il risultato pare si stia già raccogliendo: i consumi sarebbero in netto incremento. Solo un dettaglio: chi di noi dovesse assaggiarne, probabile ne resterebbe parecchio deluso. Si tratterebbe infatti di miscele studiate ad hoc, a base di ingredienti meno costosi e dal gusto irriconoscibile.
Come un gusto differente è destinata ad avere la birra alla marijuana, altra strada che si prova a battere. I colossi sperano che possa diventare un settore in rapida espansione.