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SVIZZERAUber: «Ci espanderemo in Svizzera, ma non più in modo aggressivo»

16.07.18 - 10:33
L'azienda rimane ferma riguardo allo statuto dei suoi autisti: sono clienti e non dipendenti
Keystone
Uber: «Ci espanderemo in Svizzera, ma non più in modo aggressivo»
L'azienda rimane ferma riguardo allo statuto dei suoi autisti: sono clienti e non dipendenti

ZURIGO - Uber vuole espandersi in Svizzera, in modo offensivo, ma non più aggressivo: lo afferma Steve Salom, direttore regionale della società americana che offre servizi di trasporto attraverso un'applicazione mobile. L'azienda rimane invece ferma riguardo allo statuto dei suoi autisti: sono clienti, e non dipendenti.

«Volevamo crescere troppo in fretta, siamo stati troppo aggressivi», afferma Salom in un'intervista pubblicata ieri dal SonntagsBlick. «Oggi puntiamo su una crescita sostenibile: abbiamo già compiuto alcuni passi in tal senso», aggiunge il manager, facendo ad esempio riferimento alla sospensione in Svizzera del servizio Uber Pop, il più a buon mercato disponibile e in forte concorrenza con i taxi.

Riguardo agli autisti, «vogliamo che guadagnino a sufficienza in modo da poter vivere in un paese caro come la Svizzera», puntualizza Salom, che è responsabile anche per Francia e Austria. I prezzi di un trasferimento con Uber nella Confederazione sono quindi più elevati che, ad esempio, a Parigi.

Ancora da determinare in Svizzera è però la posizione giuridica di chi opera per Uber. «Consideriamo gli autisti come nostri clienti. Vogliamo che siano protetti, ma perché guidano con Uber? Perché sono totalmente indipendenti! I nostri sondaggi mostrano che il vantaggio più grande che offriamo ai conducenti è la libertà e la flessibilità».

Uber considera gli autisti quindi come lavoratori indipendenti: «Non diciamo a nessuno quando, dove o quanto deve lavorare», sottolinea il 38enne con studi a Losanna, aggiungendo però che questo non significa rifiutare ogni responsabilità per tali persone. Alla fine sul tema sarà però probabilmente chiamato a statuire un giudice elvetico e il dirigente di Uber si dice fiducioso che questa decisione sarà ragionevole.

Fra le altre cose, Uber intende cooperare con le FFS e punta a presentare nei prossimi due anni un'auto a guida autonoma in Svizzera.

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