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STATI UNITI«Trump con i suoi dazi non ha poi tutti i torti»

12.07.18 - 06:00
Perché il sistema attuale sarebbe davvero sfavorevole agli Usa, stando all'economista ex-Onu Heiner Flassbeck, ma ci sarebbero misure più efficaci
Keystone
«Trump con i suoi dazi non ha poi tutti i torti»
Perché il sistema attuale sarebbe davvero sfavorevole agli Usa, stando all'economista ex-Onu Heiner Flassbeck, ma ci sarebbero misure più efficaci

ZURIGO - Li vuole Donald Trump: dazi per 200 miliardi di dollari sui prodotti Cinesi importati negli Usa, ok, ma perché? La risposta è una sola: riportare posti di lavoro negli Stati Uniti.

Se non conviene più importare, allora bisogna acquistare il locale: «Magari è un po' più caro per il consumatore», spiega Heiner Flassbeck – ex-capoeconomista all'Onu – a 20 Minuten «ma così si genera un circolo virtuoso che porta un aumento dei posti di lavoro».

Quella voluta dal presidente americano, quindi non è tanto una crociata contro l'estero ma, piuttosto, a favore dell'interno: «Gli Stati Uniti hanno un deficit commerciale import molto importante, e questo è motivo di attriti con l'Organizzazione mondiale del commercio. Il sistema attualmente in vigore è ingiusto? Nel caso americano possiamo dire di sì e che Trump non ha poi tutti i torti».

Potrebbero bastare da soli per capovolgere la situazione? Ha i suoi dubbi Flassbeck: «Il rischio è che misure come queste siano come una goccia nel mare, più utile potrebbe essere il deprezzamento del dollaro. Una buona approssimazione potrebbe essere circa del 20%».

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COMMENTI
 

Meno 5 anni fa su tio
Questo economista minimizza i possibili effetti negativi. I dazi americani avranno come conseguenza che altri paesi alzeranno dazi verso prodotti USA. Quindi forse si creeranno maggiori impieghi negli USA (riducendo il potere d'acquisto degli americani per i prezzi maggiori), allo stesso tempo le aziende USA venderanno di meno all'estero e quindi anche tanti posti di lavoro in settori export spariranno.

Equalizer 5 anni fa su tio
Non dimentichiamo nemmeno che sono gli squali della finanza locali, non importa se USA o EU che spingono per disloccamenti all'estero di ditte nazionali, in Europa si iniziò 30 ani fa a reclamare con i grandi brand delle scarpe che erano andati tutti in Asia poi nel frattempo la Cina si è evoluta e quindi tutti in Cina, lasciando a casa milioni di Europei e Americani, quindi quella dei dazi è un'idea buona se l'acquirente finale desiste dall'acquistare i prodotti tassati.

prophet 5 anni fa su tio
ok...e il fatto che una buona parte del debito pubblico USA sia in mano ai cinesi non ha alcuna correlazione ? Ogni americano alla nascita ha oltre 60000$ di debito e così tanto per dire...pare che la Cina (unitamente al Giappone) detenga qualcosa tipo 1000 miliardi dei 20000miliardi di debito pubblico americano...
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