A volte i capi “complicati” sono davvero tosti, ecco un paio di consigli (direttamente da un esperto) da seguire se vi trovate alle strette
ZURIGO - Pare che, con tutti i casini avuti con la Model 3, Elon Musk non sia stato proprio un boss con i fiocchi per lo staff di Tesla. Oltre a scatti d'ira e urlate contro i suoi dipendenti dormiva regolarmente nella sala riunioni.
Come lui, di capi complicati o particolari, ne è pieno il mondo. Grazie a Matthias Mölleney, esperto di risorse umane e docente presso l'Università di scienze applicate in business administration (Hwz) di Zurigo, ecco una breve guida – divisa per tipologie – su come comportarsi in caso vi troviate pure voi... alle strette!
Con il capo urlatore
Se il vostro boss alza la voce facilmente, questo non significa che dobbiate farlo anche voi. «Siate preparati», sottolinea Mölleney, «rimanete sempre rispettosi, perdere le staffe in questi casi non porta a nulla».
Con il capo maniaco del controllo
Sentirsi gli occhi sempre addosso difficilmente permetterà allo staff di lavorare meglio: «Una possibilità è confrontarsi con lui/lei e capire come possa fare a tenere traccia dei progressi in maniera più razionale ed efficiente», conferma l'esperto.
Con il capo delegatore
«Non fa niente e delega tutto il lavoro, come se non ne avessimo già abbastanza!», come uscire da questa situazione? «Facendo capire all'interessato che si svolgerebbe meglio la propria mansione senza fardelli ulteriori», ribadisce il professore.
Con il capo che ha sempre ragione
Se il boss non accetta critiche, nemmeno quando con le sue decisioni mette in pericolo l'azienda l'unica possibilità è quella di far passare le necessità del team attraverso una persona a lui/lei fidata. Per esempio un supervisore o un dipendente di lunga data. «Se non funziona», conclude Mölleney, «o ci si mette il cuore in pace oppure... si cambia lavoro!».