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SVIZZERAManualino di sopravvivenza per chi ha un boss tremendo

10.07.18 - 06:01
A volte i capi “complicati” sono davvero tosti, ecco un paio di consigli (direttamente da un esperto) da seguire se vi trovate alle strette
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Manualino di sopravvivenza per chi ha un boss tremendo
A volte i capi “complicati” sono davvero tosti, ecco un paio di consigli (direttamente da un esperto) da seguire se vi trovate alle strette

ZURIGO - Pare che, con tutti i casini avuti con la Model 3, Elon Musk non sia stato proprio un boss con i fiocchi per lo staff di Tesla. Oltre a scatti d'ira e urlate contro i suoi dipendenti dormiva regolarmente nella sala riunioni.

Come lui, di capi complicati o particolari, ne è pieno il mondo. Grazie a Matthias Mölleney, esperto di risorse umane e docente presso l'Università di scienze applicate in business administration (Hwz) di Zurigo, ecco una breve guida – divisa per tipologie – su come comportarsi in caso vi troviate pure voi... alle strette!

Con il capo urlatore

Se il vostro boss alza la voce facilmente, questo non significa che dobbiate farlo anche voi. «Siate preparati», sottolinea Mölleney, «rimanete sempre rispettosi, perdere le staffe in questi casi non porta a nulla».

Con il capo maniaco del controllo

Sentirsi gli occhi sempre addosso difficilmente permetterà allo staff di lavorare meglio: «Una possibilità è confrontarsi con lui/lei e capire come possa fare a tenere traccia dei progressi in maniera più razionale ed efficiente», conferma l'esperto.

Con il capo delegatore

«Non fa niente e delega tutto il lavoro, come se non ne avessimo già abbastanza!», come uscire da questa  situazione? «Facendo capire all'interessato che si svolgerebbe meglio la propria mansione senza fardelli ulteriori», ribadisce il professore.

Con il capo che ha sempre ragione

Se il boss non accetta critiche, nemmeno quando con le sue decisioni mette in pericolo l'azienda l'unica possibilità è quella di far passare le necessità del team attraverso una persona a lui/lei fidata. Per esempio un supervisore o un dipendente di lunga data. «Se non funziona», conclude Mölleney, «o ci si mette il cuore in pace oppure... si cambia lavoro!». 

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COMMENTI
 

siska 5 anni fa su tio
..Il signor Matthias Mölleney parla perché ha una buonissima paga e perché ha la lingua da bagnare facendola girare. I capi così marciano sempre alla grande perché la maggioranza dei suoi dipendenti gli va bene così, hanno paura soprattutto di perdere l'impiego e diventano ruffiani all'occasione pur di farsi "belli" davanti a qualsiasi tipo di boss negativo. Invece tutti assieme dovrebbero parlargli apertamente dicendogli che così non va e fargli comprendere che il rispetto deve sempre essere bilaterale. Ma ho seri dubbi che il/la poverino/a in veste di dipendente abbia sostegno da parte dei suoi colleghi e mene che meno al giorno d'oggi. Peccato.

gmogi 5 anni fa su tio
Queste persone secondo me sono al posto sbagliato che hanno ricevuto grazie a non so che o chi e si comportano così per "ovviare" alle chiare mancanze! Poi però ci sono gli arrabbiati di natura (bravi) che sono tutt'altra cosa.

francox 5 anni fa su tio
Chissà perché le persone normali quando diventano capi si trasformano regolarmente in arriviste carogne? Come se venissero loro rimosse chirurgicamente empatia e umanità. Non voglio diventare un capo, mai.

Pepperos 5 anni fa su tio
Che articolo di cattivo gusto! Sicuramente alla OVS le maestranze non l'hanno ricevuto.
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