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SVIZZERAFrodi, tangenti, corruzione: Svizzera paese virtuoso

14.05.18 - 14:26
Solo il 6% delle imprese interessato da frode, 2% da corruzione: percentuali molto più basse della media
Frodi, tangenti, corruzione: Svizzera paese virtuoso
Solo il 6% delle imprese interessato da frode, 2% da corruzione: percentuali molto più basse della media

ZURIGO - Solo il 6% delle imprese svizzere sono toccate da casi di frode: il dato è nettamente inferiore alla media internazionale dell'11% secondo uno studio della società di consulenza EY (ex Ernst&Young) pubblicato oggi che viene effettuato ogni due anni.

In vetta alla classifica vi è l'Ucraina (36%), seguono il Kenya (26%), il Belgio (20%), la Russia (20%), la Danimarca (18%) e la Germania (18%).

La percentuale di imprese in Svizzera che ritiene le tangenti e la corruzione ampiamente estese nel Paese (2%) risulta ancora più bassa del numero di casi di frode e corruzione. Solo la Germania presenta un tasso così debole, smentito dalla realtà.

Al contrario in Paesi come il Brasile (96%), la Colombia (94%) e la Nigeria (90%), le pratiche di corruzione sono descritte dai dirigenti locali come all'ordine del giorno. A livello mondiale la media è del 38%, precisa lo studio.

Dal sondaggio risulta inoltre che solo il 4% delle società in Svizzera accetterebbero il versamento di tangenti per prevenire un declino economico. Sarebbero invece propense a regali personali il 6% delle imprese elvetiche e ad attività ricreative destinate a clienti, intermediari o partner commerciali attraverso inviti o altre azioni simili il 16%.

Le imprese svizzere non considerano affatto la frode e la corruzione come un problema importante per il loro successo commerciale futuro, constatata EY. Con solo il 6% di menzioni, la Svizzera occupa l'ultimo posto tra i Paesi interrogati. I dirigenti elvetici vedono piuttosto i pericoli nell'ambito dei rischi del cyber (50%), nel contesto normativo sempre più complesso (46%) come anche nei rischi geopolitici (28%).

Le imprese elvetiche non sono evidentemente molto ben informate sulle nuove leggi applicabili a livello internazionale, sottolinea lo studio: interrogate sulla nuova normativa europea relativa alla protezione dei dati, solo il 42% ha dichiarato di conoscerla nel dettaglio. Il tasso è leggermente superiore alla media internazionale (40%). Persino le imprese in Paesi non membri dell'Unione europea (Ue), come il Messico e la Nigeria (50%) si dicono più informati al riguardo.

Lo studio realizzato da EY è stato condotto presso 2550 (di cui 50 in Svizzera) responsabili finanziari, responsabili della revisione, del servizio giuridico e della gestione della conformità. Ha riguardato non meno di 55 Paesi.

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COMMENTI
 

siska 5 anni fa su tio
...e i corruttori andavano a braccetto con i corrotti. Non parliamo dei presta nome, un tunnel di nominativi fantasma. Ecco questa é stata la svizzera. I nostri salari formati da banconote celavano qualcosa di sporco sicuramente, non di pulito quindi la svizzera non é mai stata pulita e candida.

siska 5 anni fa su tio
Ricordare gli anni'70 e '80 e anche una parte degli anni '90! In questa bella svizzera ci passava di tutto, un paio di lavatrici che andavano a manetta 1 era per lo sporchino e l'altra lavatrice era per lo sporco dello sporco, poi c'era qualcuno che apriva gli oblò e dal buco nero usciva tutto candido e pulito sotto un'altra veste. E tutti sapevano ma tacevano perché andava di moda la banca made in switzerland.

roma 5 anni fa su tio
...il giorno che non si potranno più inserire nella dichiarazione fiscale vedi come decollano le %...

Salbra 5 anni fa su tio
Che barzelletta .... prima c'era ilo segreto bancario...ora il segreto delle creste !! Fate un giro a Bellinzona ...a proposito di creste !!! Ah ah ah

SosPettOso 5 anni fa su tio
Risposta a Salbra
ma l'articolo non parla mica di istituzioni...

KilBill65 5 anni fa su tio
Eccome se c'e in Svizzera!!....
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