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Borse e MercatiI mercati temono Facebook e Trump

25.03.18 - 19:04
Scandalo Cambridge Analytica e dazi alla Cina condizioneranno la riapertura dei mercati
I mercati temono Facebook e Trump
Scandalo Cambridge Analytica e dazi alla Cina condizioneranno la riapertura dei mercati

NEW YORK - Dazi, guerra commerciale e Facebook saranno sotto la lente dei mercati domani all'avvio di una settimana che archivierà poi il primo trimestre, probabilmente in territorio negativo per le Borse internazionali.

Wall Street venerdì ha chiuso in profondo rosso, come le altre Borse, sulla scia di timori di una guerra commerciale tra Usa e Cina dopo i dazi di Trump. L'inquilino della Casa Bianca ha annunciato il piano di dazi all'import di beni cinesi fino a 60 miliardi di dollari, tra elettronica e tlc, mentre Pechino ha risposto con un pacchetto da 3 miliardi che colpisce beni mirati, come carne di maiale e frutta, che hanno allarmato allevatori e produttori, ossia la base elettorale del tycoon newyorkese diventato Presidente.

Pechino tuttavia prova a gettare acqua sul fuoco e col suo ministro del commercio, Zhong Shan, ricorda a Trump che gli attuali volumi di scambi commerciali ed investimenti tra Cina e Usa sono la prova che il dialogo e la cooperazione funzionano. In un incontro con l'ex Segretario al Tesoro Usa Henry Paulson, Zhong Shan ha detto che la Cina «non vuole una guerra commerciale», ma ha anche avvertito che Pechino «non avrebbe paura». E il ministro cinese ha inoltre precisato che i buoni rapporti commerciali tra Cina e Usa «beneficeranno il mondo».

Con i dazi l'altra spina nel fianco delle Borse al momento è Facebook. In una settimana il social network ha perso il 14%, bruciando 58 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato dopo lo scandalo di Cambridge Analytica. E grandi aziende inserzioniste stanno abbandonando le pagine di Facebook, sollevando un grande punto interrogativo sul futuro della creatura di Mark Zuckerberg. Lo stesso fondatore, che ha perso circa dieci miliardi di dollari, dovrà riferire al Congresso Usa per far luce su quanto accaduto.

In questo clima offuscato arriva però una ventata di ottimismo. Secondo JPMorgan le condizioni dei mercati azionari Usa sono «buone» mentre si avviano ad entrare nel secondo trimestre, nonostante una settimana «terribile».

«Due su quattro condizioni, che noi riteniamo fondamentali per la stabilità del mercato, sono state soddisfatte, ossia una inflazione contenuta e una Federal Reserve non troppo falco», scrivono gli analisti della banca di Wall Street. yLe altre due potrebbero arrivare nel secondo trimestre, cioè dati economici stabili e una attenuazione dello scontro commerciale», aggiungono, avvertendo che una eventuale guerra commerciale sarebbe una minaccia per la crescita.
 
 

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