Cerca e trova immobili

STATI UNITI/REGNO UNITO«Addio Facebook»: ecco chi se n'è andato

25.03.18 - 16:41
Zuckerberg compra una pagina di giornale per chiedere scusa, ma alcuni grossi inserzionisti non sono disposti a perdonare
Keystone
«Addio Facebook»: ecco chi se n'è andato
Zuckerberg compra una pagina di giornale per chiedere scusa, ma alcuni grossi inserzionisti non sono disposti a perdonare

MENLO PARK/LONDRA - Un'altra richiesta di scuse, l'ennesima in una manciata di giorni. Stavolta via carta stampata: dopo il profilo Facebook personale e un'intervista alla Cnn, Mark Zuckerberg sceglie l'ultima pagina dei principali quotidiani britannici, la più visibile e costosa, per assumersi le sue colpe. 

«Abbiamo la responsabilità di proteggere le vostre informazioni. Se non ci riusciamo, non vi meritiamo», ha scritto questa mattina in un testo sobrio nelle parole e nella grafica, inchiostro nero su sfondo bianco e un piccolo logo Faceboook, il meno appariscente, in basso a sinistra. 

Un modo per provare a riavvicinarsi con discrezione agli utenti, spiegando loro che cosa è accaduto e come un app realizzata da un docente universitario abbia diffuso senza autorizzazione «nel 2014 i dati di Facebook di milioni di persone. Ci dispiace non aver fatto di più in quel momento». Ma anche una mossa, ormai fuori tempo, per riconquistarsi gli inserzionisti.

«Quando è troppo è troppo», avevano dichiarato giovedì per tramite dei vertici della società che rappresenta tremila agenzie pubblicitarie nel Regno Unito, annunciando provvedimenti per l'indomani qualora non fossero giunti chiarimenti soddisfacenti. A quanto pare rimasti disattesi.

Facebook avrebbe avviato nel week end trattative per convincere a restare chi ancora non se n'è andato. Secondo indiscrezioni del Wall Street Journal, i dirigenti avrebbero contattato operatori di marketing come Wpp, Dentsu e Omnicom. Ma per altri nomi grossi il danno è fatto. Lo scandalo Cambridge Analytica avrebbe già portato all'addio, fra gli altri, Commerzbank, Mozilla, Sonos e Pep Boys. E sono solo alcuni.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE