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Il titolo non ha retto alle rivelazioni sulla violazione dei dati di 50 milioni di utenti a fini politici e a sostegno di Donald Trump
NEW YORK - Wall Street non riesce ad arginare le perdite e peggiora con il crollo di Facebook sul Nasdaq. Il titolo del gruppo guidato da Mark Zuckerberg perde il 7,5% dopo le rivelazioni sul caso che coinvolge Cambridge Analytyca, la società di consulenza britannica che avrebbe acquisito e utilizzato dati personali di 50 milioni di utenti del social senza autorizzazioni all'inizio del 2014.
Le informazioni sarebbero servite per delineare il profilo di decine di milioni statunitensi e inviare loro inserzioni di carattere politico personalizzate. Il gruppo è stato formalmente invitato dal Congresso degli Stati Uniti a testimoniare su quanto accaduto. L'indice tecnologico Nasdaq lascia sul terreno il 2,34% a 7'307,04 punti. Il Dow Jones cede l'1,34% a 24'610,72 punti.
Downing Street esprime «preoccupazione» per le notizie sulla violazione dei dati personali che risultano essere filtrati dalla società con sede in patria, e pare siano stati utilizzati per tracciare profili di elettori a scopo di propaganda sia negli Usa sia nel Regno Unito: in particolare a favore di Donald Trump.
La vicenda - che ha scatenato reazioni contro l'azienda di Mark Zuckerberg - ha spinto il governo di Londra ad anticipare il progetto d'interventi normativi più stringenti per la tutela dei dati sulle piattaforme online e per «mettere fine al Far West» dei giganti del web, come scrive oggi il Daily Telegraph.
Un portavoce di Theresa May ha da parte sua riferito che la premier conservatrice è favorevole anche a un'indagine ad hoc dell'autorità di controllo del Regno sull'informazione sulle denunce della 'gola profonda' di Facebook che ha svelato il caso Cambridge Analityca e l'asserito abuso di dati per la cosiddetta «segmentazione psicografica»" di milioni di utenti.
