Cerca e trova immobili

STATI UNITITrump contro tutti: «Avanti sui dazi»

11.03.18 - 20:53
Il presidente americano continua per la sua strada e lancia un nuovo slogan: "Keep America great". «Perché quello precedente sta già diventando realtà»
Keystone
Trump contro tutti: «Avanti sui dazi»
Il presidente americano continua per la sua strada e lancia un nuovo slogan: "Keep America great". «Perché quello precedente sta già diventando realtà»

WASHINGTON - «L'industria dell'acciaio sta tornando, insieme a quella dell'alluminio, un sacco di fonderie sta aprendo grazie a quello che ho fatto»: Donald Trump si gioca subito i dazi in campagna elettorale, con un comizio nel distretto metallurgico di Pittsburgh (Pennsylvania) a favore di un candidato repubblicano in una elezione suppletiva per un seggio alla Camera.

Ma già pensa alle elezioni di Midterm e alla corsa per la Casa Bianca nel 2020, lanciando il suo nuovo slogan: "Keep America great!", perché quello precedente, "Make America great again", sta già diventando realtà, spiega.

Il tycoon si era fatto precedere da un tweet in cui aveva ammonito la Ue, che sta tentato di strappare una esenzione dai dazi su acciaio e alluminio, a lasciar cadere le sue «orribili barriere e tariffe sui prodotti Usa», minacciando altrimenti di tassare le auto ed altri prodotti.

«Tenetevi pronti per i dazi, a nessuno dei nostri amici a Wall Street piacciono ma a noi sì, sono il mio baby», ha rilanciato al comizio riferendosi alla Ue ed evocando tasse sulle auto tedesche, come Mercedes e Bmw. Nel mirino c'è tutta l'Unione Europea ma Trump continua a puntare il dito contro Berlino, il maggiore esportatore del vecchio continente in Usa, dall'acciaio alle auto, reo inoltre di pagare solo l'1% del pil in spese militari per la Nato.

Tanto che oggi la ministra tedesca per l'economia, Brigitte Zypries, ha replicato duro che «le politiche di Trump stanno mettendo a rischio l'ordine della libera economia globale». «Non vuole capire la sua architettura, che è basata su un sistema regolato di mercati aperti: chiunque lo metta in discussione, mina la prosperità , la crescita e l' occupazione», ha aggiunto, sottolineando quanto sia importante per l'Europa ammonire «collettivamente» che ci possono essere contromisure e che non ci saranno «rotture» nell'alleanza dei sostenitori del libero commercio.

L'Europa finora è sembrata compatta, decisa nel frattempo a insistere nella richiesta di esenzione tariffaria nelle trattative con gli Usa, che proseguiranno sino al 23 marzo, quando entreranno in vigore i dazi. L'alternativa sono contromisure su vari prodotti americani.

Anche la Cina «non vuole una guerra commerciale e non sarà quella che ne comincerà una», ha spiegato il ministro del Commercio Zhong Shan, ricordando la crescita record dell' interscambio con gli Usa in questi 40 anni e definendo come «strutturale» il deficit americano. «Detto questo, siamo in grado di affrontare ogni sfida. Difenderemo con forza gli interessi del Paese e della sua gente», ha aggiunto, senza pero' indicare come.

Pure Tokyo, che finora si è visto negare le esenzioni dai dazi, intende rispondere, ma non tramite contromisure come la Ue. «I provvedimenti che si basano sulle rappresaglie non servono gli interessi di nessuna nazione», ha detto il ministro giapponese dell'Economia e del Commercio Hiroshige Seko, ritenendo che sia più opportuno riferirsi ai principi dell' Organizzazione mondiale del commercio (Wto), «per evitare di scatenare una guerra che si fonda sulle ritorsioni commerciali».

Ma anche questa strada appare complicata, incerta e lunga. Nel 2003 la Wto aveva stabilito che i dazi sull'acciaio imposti dall'allora presidente George W. Bush erano illegali perché non era provati i danni sull'industria americana. Ma Trump ha usato come giustificazione la minaccia per la sicurezza nazionale, una clausola ammessa dalla Wto, che pero' non si è mai pronunciato su una disputa del genere. In ogni caso occorreranno almeno 18 mesi.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

moma 6 anni fa su tio
Capisco poco di queste cose, ma una si. La Cina, ecco il nocciolo. Trump fa bene a difendersi.

Bandito976 6 anni fa su tio
Le minacce dell'UE agli USA gli fanno solamente un baffo. Dovrebbero imparare dalla Svizzera e calare sempre e solennemente le braghe

limortaccituoi 6 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Non ho capito se ti è chiaro che questi dazi andrebbero anche a sfavorire la svizzera....

francox 6 anni fa su tio
Loro sono 323 milioni. Noi 7 miliardi e 200 milioni. Se discutiamo di dazi, la soluzione non mi sembra così complicata...
NOTIZIE PIÙ LETTE