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Le aziende di medie dimensioni giudicano positivo il clima degli affari
ZURIGO - Splende il sole sulle aziende svizzere: il 92% delle imprese di medie dimensioni interpellate nell'ambito di un sondaggio giudicano positivo il clima degli affari. Si tratta del dato più alto dal 2014, fa sapere oggi la società di consulenza EY, all'origine dell'indagine.
Il 44% del campione - 700 ditte non quotate in borsa con un organico compreso fra 30 e 2000 persone - guarda con fiducia all'evoluzione della congiuntura elvetica, contro il 27% registrano l'anno scorso. Il 28% prevede di investire in Svizzera. "Un quarto delle imprese intende assumere dipendenti: da sei anni la quota non era così elevata", afferma Heinrich Christen, dirigente di EY, citato in un comunicato odierno.
La sfida maggiore è rappresentata proprio dal personale: il 62% degli interrogati annuncia difficoltà nel trovare collaboratori e un'impresa su sei parla di una situazione molto difficile in questo campo. Stando a Christen "il personale altamente qualificato in Svizzera è scarso e le ditte cercano quindi all'estero i candidati adatti, cosa che per le piccole e medie imprese è più difficile che per i grandi gruppi".
Un'altra preoccupazione rimane la forza del franco, sebbene la quota di chi ritenga questo il rischio principale per gli affari sia calata dal 51% al 43%. In aumento (al 41%) sono invece le imprese che si preoccupano della sicurezza informatica.
Il 46% degli interrogati si aspetta per il 2018 un incremento del giro d'affari, mentre solo il 6% prevede un arretramento. La crescita media dei ricavi è attesa all'1,5%, il valore migliore dal 2013.
