Il giro d'affari è aumentato dell'8% a 469,8 milioni di franchi
PERLEN - CPH Chemie+Papier Holding è ritornata nelle cifre nere nel 2017: il fabbricante lucernese di prodotti chimici, carta e imballaggi ha registrato l'anno scorso un utile netto di 16,2 milioni di franchi, a fronte di una perdita di 7,7 milioni fatta segnare nel 2016.
Il giro d'affari è aumentato dell'8% a 469,8 milioni di franchi, si legge in una nota odierna. A livello operativo (EBIT), l'azienda ha per contro registrato un calo del 50,8% a 2,9 milioni di franchi.
Grazie all'acquisto, nel luglio scorso, della società Papierfabrik Utzenstorf, con sede a Utzenstorf (BE), il settore della carta è sulla buona strada in vista del controllo dei costi, si è rallegrato il presidente della direzione di CPH Peter Schildknecht. Quest'ultimo ha sottolineato pure il proseguimento dell'internazionalizzazione del gruppo, nonché il rafforzamento dell'attività dei prodotti chimici e degli imballaggi.
Per l'esercizio in corso, il gruppo lucernese - che festeggerà in maggio i suoi 200 anni - si attende uno sviluppo congiunturale positivo sui mercati principali, anche se la crescita europea rimane debole. Si prevede inoltre un aumento della redditività e un risultato operativo nettamente migliorato