Cerca e trova immobili

REGNO UNITO Un giorno da manager vale come un anno da dipendente

22.01.18 - 00:02
I salari non hanno mantenuto il passo con la produttività e il lavoro vale sempre meno. Lo rivela un rapporto dell'ong britannica Oxfam
Fotolia
Un giorno da manager vale come un anno da dipendente
I salari non hanno mantenuto il passo con la produttività e il lavoro vale sempre meno. Lo rivela un rapporto dell'ong britannica Oxfam

LONDRA - I salari non hanno mantenuto il passo con la produttività e il lavoro vale sempre meno: con il rischio di un avvitamento dovuto al ricorso al credito non garantito, come è accaduto nella crisi del 2008. È l'allarme contenuto nel rapporto dell'organizzazione non governativa (ong) britannica Oxfam sulla ricchezza che quest'anno sceglie di focalizzare all'attenzione proprio sulla necessità di "ricompensare il lavoro, non la ricchezza".

I dati indicano come ad un costante incremento dei profitti di azionisti e top manager corrisponde un peggioramento altrettanto costante dei salari e delle condizioni dei lavoratori. Con una discriminazione che - come dimostrano anche gli ultimi dati dell'Onu - diventa ancora più acuta per le donne.

Oxfam ha messo a punto dei confronti che consentono di comprendere meglio. Il primo riguarda la remunerazione della ricchezza nel settore dell'abbigliamento. Nel 2016 i primi cinque marchi del settore hanno pagato agli azionisti dividendi per 2,2 miliardi di dollari (2,15 miliardi di franchi al cambio attuale): basterebbe un terzo di questi denari per dare un salario dignitoso ai 2,5 milioni di vietnamiti impiegati nello stesso settore, le cui storie sono raccontati in una videoinchiesta della Ong.

Bisognerebbe - suggerisce Oxfam nelle proposte inviate ai governi - incentivare modelli imprenditoriali che adottino politiche di maggiore equità retributiva e sostengano livelli salariali dignitosi, fissando anche livelli minimi. Ma anche qualche tetto. Il rapporto tra la paga di un top manager e un suo dipendente non dovrebbe superare "mai" la quota di 20 a 1. Ora invece non è così.

Nel Regno Unito i manager esecutivi delle prime 100 compagnie quotate percepiscono 130 volte lo stipendio di un dipendente. Negli Usa, invece, si calcola che un amministratore delegato possa percepire in poco più di un giorno una cifra pari al reddito medio che un lavoratore della sua stessa compagnia percepisce in un anno.

Ma, nel lavoro, c'è una categoria ancora più bistrattata. È quella delle lavoratrici. Le donne subiscono in media un divario retributivo del 23%, spiega Oxfam rilanciando l'allarme dell'Onu. E questo vale per tutte le fasce di ricchezza se si pensa che nove miliardari su dieci sono uomini. Inoltre sono loro a subire le maggiori vessazioni.

«In ogni parte del mondo abbiamo raccolto testimoniane di donne schiacciate dall'ingiustizia e dalla diseguaglianza - racconta Maurizia Iachino, presidente di Oxfam Italia. In Vietnam le lavoratrici del settore abbigliamento non vedono i loro figli per mesi, per via delle lunghissime giornate lavorative. Negli Usa abbiamo scoperto che alle lavoratrici dell'industria del pollame non era consentito andare in bagno ed era imposto di indossare i pannolini».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE