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STATI UNITIGli azionisti incalzano Apple: «Protegga i bambini dall'iPhone»

08.01.18 - 18:38
Al gigante della Silicon Valley si chiede una maggiore responsabilità sociale per combattere le dipendenze
Keystone
Gli azionisti incalzano Apple: «Protegga i bambini dall'iPhone»
Al gigante della Silicon Valley si chiede una maggiore responsabilità sociale per combattere le dipendenze

NEW YORK  - Si allarga il fronte critico della Silicon Valley sulle tecnologie. Dopo gli ex manager Facebook che hanno puntato il dito contro l'uso dei social network, ora è Apple sotto pressione da parte di alcuni investitori. Incalzano Cupertino sulla dipendenza dei ragazzini dagli iPhone, chiedendo di fatto una maggiore responsabilità sociale. E la richiesta, che arriva a pochi giorni dal caso del rallentamento delle batterie dei melafonini, ha effetti negativi in Borsa.

La lettera aperta al colosso fondato da Steve Jobs, che degli iPhone ha fatto il suo 'core business', è di Jana Partners, investitore attivista di New York, e di Calstrs, il fondo pensione degli insegnati statali della California: insieme controllano azioni Apple per circa due miliardi di dollari. Nella comunicazione alla società viene messo in evidenza come l'iPhone e i bambini sono, insieme, un'accoppiata tossica. Jana e Calstrs - secondo le anticipazioni del Wall Street Journal - hanno quindi chiesto a Cupertino di sviluppare nuovi strumenti software che aiutino i genitori a controllare l'uso dell'iPhone da parte dei figli. Ma anche di studiare l'impatto di un uso eccessivo degli smartphone sulla salute mentale dei giovani e di metter in piedi un comitato di esperti.

«Ci sono sempre più prove che dimostrano come, almeno per i giovani che ne fanno un uso massiccio, gli smartphone possano avere conseguenze negative involontarie - scrivono gli investitori -. Il disagio sociale crescente ad un certo punto avrà un impatto negativo anche su Apple. Per questo è importante affrontare subito la questione. Nessuna azienda - aggiungono - può esternalizzare questa responsabilità. Apple può svolgere un ruolo determinante nel prestare particolare attenzione alla salute e allo sviluppo della prossima generazione. E' un buon affare e anche la cosa più giusta da fare».

L'iPhone è il gadget tecnologico più popolare di tutti i tempi, solo nel 2017 ne sono stati venduti di 223 milioni, una bella fetta dell'utile della società guidata da Tim Cook. La lettera dei due investitori ha provocato qualche effetto in Borsa e arriva a pochi giorni del caso sul rallentamento delle batterie dei vecchi smartphone. Per quest'ultimo, secondo gli analisti di Barclays, la compagnia nel 2018 rischia di vendere 16 milioni di iPhone in meno del previsto.

La lettera degli investitori Apple aggiunge un altro tassello al fronte critico sulle tecnologie. Il primo è stato aperto qualche mese fa da Evan Williams, uno dei fondatori di Twitter («Internet si è rotto, si è incamminato su un percorso buio») mentre più di recente due ex manager di Facebook, Sean Parker e Chamath Palihapitiya, hanno rinnegato il loro passato (ma non i guadagni). Per il primo, il social ha sfruttato le «vulnerabilità della psicologia umana» e «Dio solo sa cosa fa alle menti dei bambini». Mentre il secondo ha sostenuto che la piattaforma «sta facendo a pezzi la nostra società». Dopo le critiche, due ricercatori di Facebook si sono interrogati sull'uso dei social mentre Mark Zuckerberg in persona, tra i buoni propositi di inizio anno si è ripromesso di riparare ai «troppi errori» di Facebook.
 
 

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