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Fatturato in calo, ma sempre superiore ai 40 miliardi
VEVEY (VD) - Primo semestre poco brillante per Nestlé, che ha visto l'utile aumentare, a fronte però di vendite in calo e di una crescita organica che non soddisfa gli analisti. La borsa ha mostrato il pollice verso (-2% in apertura) e per i vertici del gruppo alimentare la pressione degli azionisti potrebbe aumentare.
Nel periodo in rassegna il fatturato si è attestato a 43,0 miliardi di franchi, lo 0,3 in meno della prima parte del 2016, mentre l'utile è salito del 19% a 4,9 miliardi, una progressione che l'azienda in un comunicato odierno spiega sopratutto con l'effetto base legato a questioni fiscali.
L'attenzione degli osservatori è però rivolta alla crescita organica dei ricavi, quella che si registra cioè al di là di fusioni, acquisizioni e cessioni, che nel primo semestre si è attestata al 2,3%. Una partenza debole, agli occhi dei commentatori, soprattutto considerando le cifre ben diverse del passato, a cominciare dal +3,5% del gennaio-giugno 2016.
Nel comunicato lo stesso Mark Schneider - il nuovo CEO in carica da gennaio - ammette che il dato «non soddisfa interamente le nostre aspettative». In Europa (vendite +1%) Nestlé ha dovuto fare i conti con la calda primavera, che ha spinto i consumatori a buttarsi di meno su pizze e zuppe, cavalli di battaglia del gruppo. Finora in fasi del genere Nestlé poteva compensare i cali con aumenti delle vendite di gelati e acque minerali: nel frattempo però il segmento gelati è stato scorporato. Inoltre l'azienda non è riuscita ad aumentare i prezzi come avrebbe voluto: questo a causa della congiuntura sempre claudicante in varie regioni del mondo.
La regione America del nord e del sud (+1%) ha per contro soddisfatto le aspettative. Ma la progressione più forte è stata realizzata in Asia (+5%).
Per quanto riguarda l'intero esercizio, Nestlé ha confermato l'obiettivo di una crescita organica compresa fra il 2 e il 4%, aggiungendo però - per la prima volta - che sarà probabilmente compresa nella parte bassa dell'intervallo.
Come già annunciato in febbraio, il gruppo prevede un netto aumento dei costi di ristrutturazione, per aumentare la redditività futura. Per questa ragione nel 2017 è atteso solo un risultato operativo stabile a cambi costanti.
Il giudizio degli analisti sulle novità odierne è stato assai negativo. I dati vengono giudicati deboli su tutta la linea: il rallentamento era annunciato, ma non nelle proporzioni verificatesi. Molti si dicono convinti che questa situazione rafforzerà significativamente la pressione sulla direzione affinché operi dei cambiamenti strategici.
In borsa il titolo Nestlé ha perso in apertura oltre il 2%, per poi risollevarsi leggermente: a metà mattinata lasciava sul terreno circa l'1,5% in un mercato che generalmente marciava sul posto. Dal primo gennaio la performance dell'azione è pari al +11%.
