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SVIZZERALe banche svizzere devono rafforzare il capitale proprio

24.03.14 - 14:59
Lo raccomanda il Fondo monetario internazionale, specialmente agli istituti più grandi
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Le banche svizzere devono rafforzare il capitale proprio
Lo raccomanda il Fondo monetario internazionale, specialmente agli istituti più grandi

BERNA - Il Fondo monetario internazionale (FMI) raccomanda alla Svizzera di avviare ulteriori riforme per rafforzare la capitalizzazione delle banche, in particolare delle più grandi. Inoltre la Confederazione dovrebbe coordinarsi con altri paesi per poter lasciar fallire gli istituti finanziari senza che a farne le spese siano i contribuenti.

 

Nella riforma del mercato finanziario elvetico sono stati compiuti progressi: "dopo la crisi esso è divenuto più forte", ciononostante la capitalizzazione delle banche è ancora insufficiente, ha dichiarato Enrica Detragiache dell'FMI presentando oggi a Berna il rapporto annuale sulla Svizzera. Stavolta, oltre all'economia elvetica in generale, è stato infatti anche esaminato il settore finanziario rossocrociato. Una verifica del genere è obbligatoria per i membri dell'FMI con un mercato finanziario importante; attualmente è il caso per 29 paesi.

 

Il Fondo chiede poi più personale per l'Autorità federale di vigilanza dei mercati finanziari (FINMA). Un aumento degli effettivi è necessario per garantire un controllo che vada oltre le due grandi banche. I piccoli e medi istituti sono solitamente maggiormente orientati al mercato interno, "cosa che li espone di più ai rischi sul mercato immobiliare", ha spiegato la Detragiache.

 

Già l'anno scorso l'FMI aveva definito un problema il boom in tale settore. Nel frattempo l'incremento dei prezzi si è un po' indebolito, ma si situa ancora chiaramente al di sopra della crescita dei redditi. Per questo l'organizzazione consiglia di adottare altre misure per frenare la domanda e raffreddare il mercato.

 

"Le prospettive generali per l'economia svizzera sono migliorate", ha ancora affermato la Detragiache. Gli esperti dell'FMI si attendono una progressione del prodotto interno lordo di "circa il 2%" sia quest'anno che il prossimo, grazie anche al miglioramento previsto per l'industria delle esportazioni. Il settore finanziario e monetario sono considerati stabili. Il Fondo raccomanda anche di mantenere il tasso di cambio minimo di 1.20 franchi per un euro. Secondo gli specialisti l'economia elvetica si è adattata meglio del previsto agli effetti dell'invigorimento della propria valuta.

 

Ats

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