Cerca e trova immobili
TOKYO - Per il secondo semestre consecutivo il Giappone ha aumentato il suo attivo di bilancio delle partite correnti nonostante un accresciuto onere per le importazioni di petrolio.
Secondo dati pubblicati oggi a Tokyo dal ministero delle Finanze, nella prima metà dell'anno in corso il surplus è stato di circa 9.438 miliardi di yen (66 miliardi di euro), con un aumento del 7,8% rispetto al medesimo periodo del 2005.
Per quanto riguarda il solo interscambio di beni e servizi, l'avanzo è stato di 3.147 miliardi di yen (22 miliardi di euro), con un calo del 20,2% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente.
Sul piano commerciale l'attivo, di 4.045 miliardi di yen (28 miliardi di euro), è stato il più basso da oltre vent'anni.
Se infatti le importazioni sono aumentate del 16,1%, raggiungendo un valore primato di 34.119 miliardi di yen (239 miliardi di euro), le importazioni sono cresciute del 24,7%, al livello record di 30.074 miliardi di yen (211 miliardi di euro).
A pesare è stata soprattutto la voce petrolio: i costi delle importazioni sono aumentati del 57,5% a fronte di un aumento dei prezzi del greggio che ha raggiunto il 37,8%.
