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COLOMBIADuque ha giurato, è il nuovo presidente

08.08.18 - 07:08
Tante le sfide per il successore di Juan Manuel Santos: al consolidamento della pace al rafforzamento dell'economia, dalla lotta al narcotraffico alle relazioni con il Venezuela
Keystone
Duque ha giurato, è il nuovo presidente
Tante le sfide per il successore di Juan Manuel Santos: al consolidamento della pace al rafforzamento dell'economia, dalla lotta al narcotraffico alle relazioni con il Venezuela

 BOGOTÀ - Iván Duque ha giurato oggi a Bogotà quale nuovo presidente della Colombia, succedendo a Juan Manuel Santos, che passerà alla storia per aver firmato l'accordo di pace con le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) che gli ha fatto ottenere un Premio Nobel.

Scelto dall'ex presidente Alvaro Uribe, leader del Centro democratico di destra, Duque a 42 anni, non ha un grande curriculum politico, ed è uno dei più giovani presidenti della storia colombiana.

Nella cerimonia svoltasi sulla Plaza Bolívar il nuovo capo dello Stato colombiano ha ricevuto la fascia presidenziale dalle mani dal presidente del Senato, Ernesto Macías, in presenza di una decina di presidenti latinoamericani.

Macías ha ricordato a Duque le sfide che lo attendono: dal consolidamento della pace al rafforzamento dell'economia, dalla lotta al narcotraffico alle relazioni con il Venezuela.

Il nuovo presidente ha quindi illustrato con un discorso di circa un'ora i propri propositi di governo, sottolineando che in futuro «né il narcotraffico, né il sequestro potranno essere giustificati con finalità politiche, né come meccanismi per finanziarsi o promuovere una qualsivoglia causa».

A questo proposito, ha detto in diretta tv che fra i progetti immediatamente presentati al Palamento uno espressamente proibirà che «i gruppi armati illegali che sequestrano e trafficano droga pretendano di ottenere benefici mimetizzando i loro delitti con cause ideologiche».

L'allusione è alle condizioni previste nell'Accordo di pace firmato dal governo di Santos con le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), trasformatesi ora in formazione politica. Ma il progetto di legge di Duque, sottolineano gli analisti, varrà solo a futuro e non per quanto già firmato in passato.

Riferendosi all'altro dossier ereditato riguardante le prospettive di una trattativa con l'altra guerriglia dell'Esercito di liberazione nazionale (Eln) che proseguono da 30 mesi, il capo dello Stato ha annunciato un attento esame ed enfatizzato: «Voglio che sia molto chiaro che un processo credibile deve avere come base una cessazione totale delle azioni criminali, con stretta supervisione internazionale e tempi definiti».

Infine Duque ha detto che intende «correggere pecche strutturali manifestatesi nella applicazione» (dell'Accordo con le Farc) e che rafforzerà le politiche di smobilitazione, disarmo e reinserimento «della base guerrigliera».

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