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STATI UNITITrump cede alla pressione: riunirà le famiglie

20.06.18 - 21:18
Il presidente americano, travolto dalle critiche "planetarie", ha firmato il decreto
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Trump cede alla pressione: riunirà le famiglie
Il presidente americano, travolto dalle critiche "planetarie", ha firmato il decreto

WASHINGTON - Dalla Silicon Valley a star come Bruce Springsteen e Bono Vox, dai repubblicani agli evangelici sino alla premier britannica Theresa May: travolto da una pressione planetaria culminata con la condanna del papa contro una politica "immorale", il presidente statunitense Donald Trump cede e fa retromarcia sulla separazione di oltre 2000 bambini dai genitori che varcano illegalmente la frontiera Usa-Messico.

Trump ha firmato il decreto per riunire le famiglie dei migranti irregolari al confine col Messico, sottolineando però come la linea della tolleranza zero andrà avanti

«Vogliamo sicurezza per il nostro Paese ma allo stesso tempo abbiamo compassione, vogliamo tenere le famiglie unite», ha detto Trump dopo aver twittato «Vogliamo 'cuore' e sicurezza in America!». Alla fine quindi, anche se per motivi elettorali e di immagine, è prevalso il cuore invocato da Melania, la first lady che - secondo una fonte della Casa Bianca citata dalla Cnn - avrebbe lavorato dietro le quinte per spingere il marito ad agire.

Trump ha persino rinviato il tradizionale picnic con i parlamentari e i loro famigliari previsto per domani alla Casa Bianca: «Non mi sembra giusto farlo», ha spiegato, timoroso che circolassero scene di divertimento in contrasto con quelle dei bimbi che piangono nelle gabbie alla frontiera.

Con la sua mossa, il tycoon dà ragione di fatto ai vituperati democratici, secondo cui il presidente ha il potere di mettere fine alla separazione dei bimbi. E mette una toppa in attesa di un voto incerto domani al Congresso. Il disegno di legge sponsorizzato dallo speaker Paul Ryan prevede lo stop alla divisione delle famiglie, il finanziamento del muro e un percorso per dare la cittadinanza a circa 1,8 milioni dei cosiddetti dreamer, i figli di immigranti irregolari arrivati nel Paese quando erano minorenni. Ma i democratici sono contro il muro, mentre l'ala più radicale dei repubblicani è contro i dreamer.

Trump ha giocato così d'anticipo per sedare una protesta dilagante contro un dramma che non paga in termini elettorali, come confermano i sondaggi. Gli si erano messi contro persino il governatore repubblicano della Florida Rick Scott e gli evangelici, cruciali per la sua elezione e per il voto di midterm, in cui il miliardario Michael Bloomberg ha annunciato proprio oggi di voler spendere almeno 80 milioni di dollari (75 milioni di franchi) a favore dei democratici.

La linea dura della Casa Bianca contro l'immigrazione illegale ha provocato un'alzata di scudi anche nel mondo dell'entertainment. A Broadway, Springsteen ha condannato come «disumana» la separazione dei bambini e ha accusato Sessions e la portavoce di Donald Trump, Sarah Sanders, di aver profanato la Bibbia quando hanno invocato San Paolo a giustificazione della linea della fermezza. «Non posso pensare a una cosa più antiamericana», gli ha fatto eco il cantante degli U2, Bono. Anche la Silicon Valley e Corporate America attaccano la politica migratoria di Trump: da Apple a Google, passando per Facebook, Microsoft e Airbnb. «È inumana, va fermata», secondo Tim Cook. «Dobbiamo fermare questa politica ora», ha scritto Mark Zuckerberg sulla sua pagina Facebook.

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