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TURCHIAErdogan pronto a togliere lo stato d'emergenza

14.06.18 - 20:22
Promosso l'addio dopo quasi due anni alle misure straordinarie che dal fallito golpe hanno portato ad almeno 160'000 arresti
Keystone
Erdogan pronto a togliere lo stato d'emergenza
Promosso l'addio dopo quasi due anni alle misure straordinarie che dal fallito golpe hanno portato ad almeno 160'000 arresti

ISTANBUL - «Se continuerò a lavorare, la prima cosa da fare dopo il 24 giugno, con il volere di Allah, sarà togliere lo stato d'emergenza». A dieci giorni dal cruciale voto presidenziale e parlamentare anticipato in Turchia, Recep Tayyip Erdogan promette l'addio dopo quasi due anni alle misure straordinarie che dal fallito golpe hanno portato, secondo l'Onu, ad almeno 160'000 arresti e 150'000 epurazioni.

Pur precisando che "non significherebbe eliminarlo completamente, senza che possa tornare", e negando che abbia influenzato la campagna elettorale, il presidente uscente raccoglie così gli appelli alla normalizzazione. Una giravolta che insegue gli annunci dei suoi sfidanti - il laico Muharrem Ince aveva promesso di revocarlo in 48 ore - e punta anche a rassicurare i mercati, in cerca di stabilità dopo il crollo della lira turca ai minimi storici.

Del resto, nei sondaggi di questi giorni il Sultano non sembra trovare il consueto conforto. Secondo la gran parte degli istituti di ricerca, il suo gradimento si fermerebbe al momento tra il 43% e il 46% e per avere la meglio su Ince sarebbe costretto al ballottaggio l'8 luglio, dove comunque parte nettamente favorito.

Ma per lui sarebbe uno smacco, oltre che un rischio: al secondo turno, il candidato del Chp - dato attualmente al 29% - farebbe convergere su di sé il consenso degli altri principali sfidanti: l'ex ministra degli Interni Meral Aksener, stimata tra il 9 e il 14% e in netto calo rispetto alle aspettative iniziali, e Selahattin Demirtas, che pur candidato dal carcere è accreditato del 9-12% dei voti. Insomma, un referendum-bis dopo quello dello scorso anno tra i sostenitori di Erdogan e tutti gli altri.

A tradire la preoccupazione del presidente uscente è anche un video, trapelato in rete e diventato virale, in cui invita i dirigenti del suo Akp a "prendere le liste elettorali di ogni seggio e fare un lavoro speciale" con i curdi per impedire che l'Hdp entri in Parlamento, superando di nuovo lo sbarramento del 10%. Parole che per le opposizioni sono una palese istigazione ai brogli.

Intanto, la tensione in vista del voto sale nelle zone più calde del Paese. Questo pomeriggio, uno scontro a fuoco tra gruppi pro e contro Erdogan ha provocato 3 morti e 9 feriti nel sud-est al confine con la Siria. E tra le vittime, c'è anche il fratello di un deputato dell'Akp.
 
 

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