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FRANCIA / ITALIAMigranti: l'Eliseo tra antipopulismo e prudenza

13.06.18 - 21:47
Il presidente francese è apertamente schierato contro Matteo Salvini, ma non può rompere i rapporti con il Belpaese
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Migranti: l'Eliseo tra antipopulismo e prudenza
Il presidente francese è apertamente schierato contro Matteo Salvini, ma non può rompere i rapporti con il Belpaese

PARIGI - Dietro le quinte dell'ultimo scontro Francia-Italia ci sono l'esplosiva questione dei migranti e il Macron che si erge a paladino europeo dell'antipopulismo.

Ma il presidente francese, schierato ormai apertamente contro Matteo Salvini, sa che il suo partito è agitato dalla questione migranti. E che con l'Italia, il partner più prezioso per la Francia che vuole arginare i migranti, non può rompere del tutto.

Ieri, mentre dagli uomini del presidente volavano parole grosse contro l'Italia sul caso Aquarius, nella sede di 'En Marche' si urlava e si battevano i pugni sul tavolo. Una deputata, la franco-tunisina Sonia Krimi, capofila della corrente che contesta la politica rigida su asilo e migranti, ha persino sbattuto la porta lasciando la riunione.

«Il silenzio della Francia su questo tema è una vergogna - ha dichiarato furiosa - e l'unica cosa che ci rispondono è che... risponderà il governo in aula. Ci sono 630 anime vaganti in mare, accogliamoli, punto. E dopo vedremo».

Il malessere contro la dottrina Macron - cambiare le regole, rafforzare le frontiere, superare Dublino ma pochissime concessioni di fronte alle emergenze - non è nuovo nel partito. L'anima più di gauche del movimento, quella legata alla tradizione francese dell'accoglienza, è ormai una corrente che ha preso forza e denuncia sempre più ad alta voce il proprio "disagio".

Macron, sottoposto alla pressione dei suoi, ha adottato una posizione durissima contro il comportamento dell'Italia sul caso Aquarius, definendolo «una provocazione»: «Non dimentichiamo chi ci sta parlando, chi si rivolge a noi... non lo dimentichiamo perché anche noi abbiamo a che fare con gli stessi».

Al tempo stesso, l'antipopulismo - con il quale Macron ha trionfato contro Marine Le Pen alle presidenziali e poi alle politiche dell'anno scorso - deve essere bilanciato con la prudenza: rompere con l'Italia rischia di togliere alla Francia l'argine più affidabile contro un afflusso di migranti dalla frontiera sud. Proprio qualche giorno fa, Le Figaro sottolineava come i respinti a Ventimiglia vengono ripresi dall'Italia.

Se questo non succedesse più, i servizi del ministro dell'Interno, Gerard Collomb, hanno fatto sapere di temere la nascita di «una nuova giungla di Calais» sul fronte sud. Per questo Macron attacca Salvini ma assicura di voler lavorare con l'Italia «mano nella mano». Ricordando che «da un anno lavoriamo con gli italiani in modo esemplare, riducendo gli sbarchi a un decimo».

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