«L'Iran ha rinunciato al programma nucleare: e ora come viene trattato da Washington?». Così l'ex consigliera federale Micheline Calmy-Rey
BERNA - La disparità di trattamento di Corea del Nord e Iran da parte degli Stati Uniti ha creato un «pericoloso precedente»: ne è convinta l'ex consigliera federale Micheline Calmy-Rey, la prima rappresentante di un governo straniero ad attraversare la linea di demarcazione fra le due Coree, il 19 maggio 2003.
«L'Iran ha rinunciato al programma nucleare: e come viene ora trattato da Washington?», si chiede l'ex responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (2003-2011) in un'intervista pubblicata oggi dal SonntagsBlick. «La Corea del Nord non si è fatta invece intimidire e adesso discute da pari a pari con il presidente americano».
Da parte sua Donald Trump ha reagito in modo positivo alla proposta di colloqui avanzata dal leader nordcoreano Kim Jong-un. «Si vedrà chi ha giocato in modo accorto», osserva Calmy-Rey. Il vertice «è solo un primo passo positivo». «Se sarà sufficiente? Non lo so», conclude l'ex consigliera federale socialista ginevrina.