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ITALIAConte getta la spugna: «Ho fatto il massimo»

27.05.18 - 20:14
Il presidente del consiglio incaricato ha rinunciato al mandato esplorativo. Mattarella: «Accettate tutte le proposte, tranne il ministro per l'Economia»
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Conte getta la spugna: «Ho fatto il massimo»
Il presidente del consiglio incaricato ha rinunciato al mandato esplorativo. Mattarella: «Accettate tutte le proposte, tranne il ministro per l'Economia»

ROMA - Niente di fatto. Giuseppe Conte ha concluso il proprio tentativo di formazione di un governo, rimettendo il mandato esplorativo nelle mani del presidente Mattarella. Lo ha annunciato il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti.

«Ho fatto il massimo» - Il lavoro compiuto è stato fatto «in un clima di piena collaborazione con gli esponenti delle forze politiche che mi hanno designato». Lo ha dichiarato Giuseppe Conte, parlando al Quirinale al termine del colloquio con il Capo dello Stato Sergio Mattarella .

«Come anticipato - ha detto Conte -ho rimesso il mandato conferitomi il 23 maggio di formare il governo del cambiamento».

«Ringrazio il presidente Mattarella per avermi conferito il mandato - ha aggiunto - e gli esponenti di M5s Luigi Di Maio e Lega, Matteo Salvini per avere indicato il mio nome».

«Vi assicuro - ha concluso - che ho profuso il massimo sforzo e attenzione a questo sforzo, in un clima di piena collaborazione con le forze politiche che mi hanno designato».

«No a ministri incerti sull'Euro» - «Ho condiviso e accettato tutte le proposte per i ministri» presentate da Giuseppe Conte, «tranne quella del ministro per l'Economia», la cui designazione «costituisce sempre un messaggio immediato, di fiducia o di allarme, per gli operatori economici e finanziari». Lo ha ricordato nella dichiarazione di questa sera il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella.

«Ho chiesto per quel ministero - ha proseguito il Capo dello Stato - l'indicazione di un autorevole esponente politico della maggioranza, coerente con l'accordo di programma, che, al di là della stima e della considerazione per la persona, non sia visto come sostenitore di una linea, più volte manifestata, che potrebbe provocare probabilmente, o addirittura inevitabilmente, la fuoriuscita dell'Italia dall'euro. Cosa ben diversa da un atteggiamento rigoroso nell'ambito dell'Unione europea per cambiarla in meglio dal punto di vista italiano».

«A fronte di questa mia sollecitazione - ha concluso Mattarella - ho registrato con rammarico indisponibilità a ogni altra soluzione».

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