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UNIONE EUROPEASiria, «l'Ue è unita in un momento di grande gravità»

16.04.18 - 14:27
Il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian assicura: «Gli Stati membri ci hanno sostenuto in questa volontà di prevenire e dissuadere tutti gli utilizzi delle armi chimiche»
Keystone / AP
Siria, «l'Ue è unita in un momento di grande gravità»
Il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian assicura: «Gli Stati membri ci hanno sostenuto in questa volontà di prevenire e dissuadere tutti gli utilizzi delle armi chimiche»

LUSSEMBURGO - «L'Unione europea e gli Stati membri ci hanno sostenuto in questa volontà di prevenire e dissuadere tutti gli utilizzi delle armi chimiche in Siria. L'Ue dunque è unita in un momento di grande gravità». Lo ha affermato il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian a margine del Consiglio Ue.

«Boris Johnson ed io - ha aggiunto - abbiamo esposto la natura e gli obiettivi dell'intervento condotto al fianco degli Usa contro i siti di produzione e stoccaggio chimico in Siria».

Stoltenberg: «I raid erano la sola scelta possibile - «La Russia ha ripetutamente impedito un'indagine indipendente delle Nazioni Unite sulle armi chimiche in Siria, non lasciando ai membri della Nato altra alternativa che agire come hanno agito». Lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg, in una conferenza stampa ad Ankara con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu.

«C'erano ragioni più che sufficienti per agire, e non agire avrebbe indebolito il divieto di armi chimiche», ha spiegato Stoltenberg, ribadendo che l'Occidente «non può restare in silenzio dove vengono usate armi chimiche».

Lavorv: «La Russia non ostacola le indagini» - «La Russia non ha manomesso in alcun modo il sito del presunto attacco chimico di Duma, in Siria, e non intende creare alcun ostacolo alle indagini dell'Opac». Lo afferma il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, alla Bbc, smentendo le accuse britanniche.

Lavrov insiste inoltre a denunciare come «una messinscena l'asserito attacco chimico, polemizzando con i leader di Usa, Francia e Regno Unito per aver in sostanza suffragato le loro accuse solo con informazioni dei media e dei social media».

Dal canto suo, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov citato da Interfax sottolinea come le nuove sanzioni anti-russe annunciate dagli Stati Uniti «non abbiano alcun legame» con la situazione in Siria ma siano dirette a ostacolare Mosca sui mercati internazionali.

«La campagna di sanzioni contro la Russia sta davvero assumendo i contorni di un'ossessione: le consideriamo illecite, contrarie al diritto internazionale e alle regole del WTO», ha aggiunto.

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