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STATI UNITITregua in Siria, negoziati Onu ad oltranza

23.02.18 - 22:12
Si lavora per un cessate al fuoco di 30 giorni su tutto il Paese, incluso il distretto della Ghuta orientale e con la sola eccezione degli attacchi contro Isis e Al Nusra
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Tregua in Siria, negoziati Onu ad oltranza
Si lavora per un cessate al fuoco di 30 giorni su tutto il Paese, incluso il distretto della Ghuta orientale e con la sola eccezione degli attacchi contro Isis e Al Nusra

NEW YORK - Negoziati fino all'ultimo per la tregua Onu in Siria: i membri del Consiglio di Sicurezza, con la presidenza di turno del Kuwait, che è anche l'unico Paese arabo tra i Quindici, sono tuttora riuniti per limare un testo di risoluzione che per 30 giorni dovrebbe far cessare i bombardamenti in tutto la Siria, incluso il distretto della Ghuta orientale, e con la sola eccezione degli attacchi contro estremisti dell'Isis e tutti gli affiliati di Al Qaida, tra cui il Fronte Al Nusra.

La Russia, che ha ottenuto di allargare nel testo la deroga alla tregua agli attacchi contro «gruppi, individui e entità» affiliati con terroristi, ha posto il veto ben 11 volte su risoluzioni riguardanti la Siria, da quando, nel 2011, è cominciata la guerra civile. Secondo la bozza di risoluzione, gli aiuti umanitari potranno avere accesso a partire da 48 ore dall'inizio della tregua.

«Stiamo lavorando su alcuni paragrafi, ma quasi ci siamo», ha detto l'ambasciatore kuwaitiano e presidente di turno del Consiglio, Mansour al-Otaibi, parlando con i giornalisti fuori dall'aula affiancato dagli altri nove membri elettivi del Consiglio: «Siamo qui per dirvi che noi membri elettivi vogliamo fortemente che la bozza sia adottata oggi».

«Prendiamo sul serio le nostre responsabilità», ha detto l'ambasciatore olandese, Karel van Oosterom, sempre a nome dei membri non permanenti: «Stiamo cercando di trovare un compromesso tra i diversi punti di vista». Tra i cinque membri permanenti (P5), il numero due britannico, Stephen Hickney, ha auspicato che la Russia non torni a mettere i bastoni tra le ruote: «Hanno ascoltato l'indignazione del resto del Consiglio e delle Nazioni Unite per quanto sta accadendo in Siria. Non possono esserci giustificazioni per opporsi a un cessate il fuoco dopo tutto quello che abbiamo visto sul terreno».

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