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SPAGNAMadrid: «Impediremo il referendum»

25.05.17 - 20:15
Il ministro della difesa non ha intenzione di cedere sul voto per la secessione catalana
Keystone
Madrid: «Impediremo il referendum»
Il ministro della difesa non ha intenzione di cedere sul voto per la secessione catalana

MADRID - Le schermaglie politiche sono diventate sciabolate fra i governi di Madrid e Barcellona sulla patata bollente della secessione catalana, a poche settimane dalla scadenza del referendum previsto per fine settembre dal presidente indipendentista della Catalogna Carles Puigdemont.

Il ministro della difesa Maria Dolores de Cospedal, da cui dipendono forze armate e Guardia Civil, ha detto oggi che Madrid non permetterà che si svolga il referendum annunciato dal governo catalano, appoggiato dalla maggioranza assoluta indipendentista nel parlamento di Barcellona.

«Faremo quello che dovremo» ha avvertito, con tono deciso. «Il governo è disposto a tutto per impedire il referendum» conferma oggi El Pais. Rajoy da tempo ha denunciato come «illegale» e contrario alla costituzione del 1978, adottata dalla Spagna nella transizione fra dittatura e democrazia, il progetto secessionista catalano.

Lunedi Puigdemont gli ha fatto una «ultima offerta», per negoziare un referendum concertato come quello scozzese fra Londra e Edinburgo. Rajoy oggi ha confermato il suo secco "no", riaffermando che un referendum sulla indipendenza di una regione spagnola sarebbe non solo una violazione della costituzione ma anche un «grave minaccia per la convivenza e l'ordine costituzionale».

Il braccio di ferro fra Madrid e Barcellona è ormai in una fase incandescente. El Pais ha pubblicato la bozza "segreta" del disegno di legge di 'disconnessione' verso l'indipendenza che la maggioranza indipendentista nel parlamento catalano prevede di approvare nella seconda metà di agosto, formalizzando la data del referendum.

Sarà quello che Rajoy ha definito secondo la stampa spagnola «il punto del non ritorno» esprimendo «preoccupazione enorme». La bozza prevede fra l'altro la sospensione per un periodo di due mesi della applicabilità delle sentenze della giustizia spagnola.

Quindi anche della corte costituzionale, che finora ha bocciato ogni iniziativa indipendentista facendo scattare processi e interdizioni dai pubblici incarichi per leader secessionisti come l'ex-presidente Artur Mas. Per impedirlo e bloccare un possibile referendum Rajoy è pronto a usare la forza. Il governo di Madrid rileva El Pais «userà tutti i mezzi a sua disposizione».

C'è un «memorandum segreto» con le misure che ogni ministero dovrà prendere. La presenza della polizia di stato è stata rafforzata in Catalogna. Per impedire l'apertura dei seggi Madrid potrebbe anche prendere il controllo della polizia catalana i Mossos d' Esquadra, non ha escluso il ministro degli interni Juan Ignacio Zoido.

I sondaggi danno in calo il fronte indipendentista, al 42%. Ma i partiti catalanisti minacciano se Madrid impedirà il voto una Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza (Dui). «Tutto è pronto» per il voto dice il vicepresidente catalano Oriol Junqueras. Il conto alla rovescia verso lo "scontro fra treni" è iniziato. Restano 3 mesi. E oggi nessuno sa come andrà a finire.

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