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MESSICOIl ministro del Tesoro messicano si dimette

08.09.16 - 07:42
Il ministro del Tesoro messicano si dimette

CITTÀ DEL MESSICO - Una settimana dopo il suo discusso incontro con Enrique Pena Nieto, Donald Trump ha già causato la sua prima vittima politica in Messico: è Luis Videgaray, il ministro del Tesoro e stretto collaboratore del presidente, che oggi ha presentato le sue dimissioni, senza ricevere alcun altro incarico nel governo.

Ufficialmente, il candidato repubblicano alla Casa Bianca non c'entra niente: Pena Nieto ha annunciato che ha accettato le dimissioni di Videgaray senza precisare i motivi della sua uscita dal Gabinetto, e ringraziandolo per il lavoro svolto.

La stampa locale, però, aveva segnalato da giorni che era stato il ministro del Tesoro a organizzare la visita di Trump. Secondo Carlos Moret de Mola, columnist del quotidiano "El Universal", l'idea era quella di "tendere un ponte" con il candidato repubblicano "per assicurare che il danno sia minore" se risultasse eletto.

La rivista "Proceso", da parte sua, ha aggiunto che Videgaray ha agito senza coordinarsi con la ministra degli Esteri, Claudia Ruiz Massieu, che avrebbe offerto le sue dimissioni, respinte da Pena Nieto, lo scorso primo settembre.

Comunque sia andata, la visita di Trump è stata un flop totale: il candidato presidenziale Usa non si è scusato per le sue numerose dichiarazioni offensive contro il Messico e i messicani, né ha ritirato la sua polemica proposta di costruire un muro lungo la frontiera meridionale degli Stati Uniti.

Per Pena Nieto, già colpito da una serie di scandali - dall'acquisto da parte di sua moglie di una lussuosa villa finanziata da un'azienda con contratti pubblici alle denunce di plagio per la sua tesi universitaria - il colpo è stato duro: l'incontro con Trump è stato accolto molto negativamente dall'opinione pubblica e dall'opposizione, di sinistra e di destra.

 

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