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ITALIAIl ponte scricchiola, sospesi i lavori

20.08.18 - 10:04
Rumori sospetti sono stati uditi nella notte, si teme un altro crollo
Il ponte scricchiola, sospesi i lavori
Rumori sospetti sono stati uditi nella notte, si teme un altro crollo

GENOVA - Scricchiolii sono stati uditi, nella notte e stamani, provenire dal moncone est di ponte Morandi e per questo motivo, in via precauzionale, i vigili del fuoco italiani hanno deciso di interrompere le operazioni di recupero delle masserizie e degli oggetti personali dalle abitazioni evacuate. A dare l'allarme alcuni cittadini. E' stato escluso che fossero rumori causati dal vento e sono stati attivati accertamenti tecnici ancora in corso.

La zona rossa rimane interdetta anche ai mezzi di soccorso in attesa dei risultati delle verifiche.

Carro ponte possibile causa

Intanto, secondo un esperto, il carro ponte - struttura che ha un peso nell'ordine di alcune tonnellate, montato per i lavori che erano già in corso da aprile sulla soletta del ponte - potrebbe aver avuto un ruolo nel crollo del viadotto Morandi. È il dubbio che, anche sulla scorta di articoli di stampa usciti in questi giorni, mette in campo Antonino Saggio, architetto e urbanista che insegna Progettazione Architettonica e Urbana all'università La Sapienza di Roma.

«I lavori in corso - afferma Saggio all'agenzia di stampa italiana Ansa - in edilizia possono diventare una concausa, se non una causa di un crollo, quando si ha a che fare con un corpo già 'malato', come in questo caso. Mi chiedo se una delle cause della tragedia di Genova possa essere stato il peso di molte tonnellate del carro ponte in acciaio sulla struttura. E mi chiedo anche come mai nelle varie concause segnalate dalla commissione non venga citata la presenza del carro ponte e di importanti lavori in atto al momento del crollo».

«Roma rifiuta l'offerta di Autostrade»

Dal canto loro, i media internazionali mettono in risalto il rifiuto del governo italiano di accogliere l'offerta milionaria di Autostrade per l'Italia. «Roma rifiuta l'offerta di 500 milioni di euro da Autostrade» per la ricostruzione del ponte Morandi e i risarcimenti, è il titolo di spalla, in seconda pagina, sul Financial Times, con un richiamo in prima.

Il quotidiano londinese, che nei giorni scorsi aveva dedicato vari approfondimenti alla tragedia avvenuta a Genova, torna sull'argomento, per evidenziare la posizione di rigetto assunta dalla coalizione di governo, di fronte all'offerta della società Autostrade, riportando le dichiarazioni dei vicepremier italiano Luigi Di Maio («Lo Stato non accetta elemosine da Autostrade») e Matteo Salvini («L'offerta è solo il minimo sindacale»).

Nel servizio si sottolinea come l'amministratore delegato (ad) di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci, pur non assumendosi la responsabilità per quanto avvenuto, poiché ha rimandato ai risultati dell'inchiesta in corso, si sia impegnato alla ricostruzione del ponte, entro otto mesi. Secondo l'ad, i costi iniziali per i lavori strutturali e i risarcimenti, potrebbero raggiungere velocemente 500 milioni di euro.

Problematiche riscontrate a febbraio - «I vigili del fuoco in sopralluogo a febbraio avevano riscontrato alcune problematiche, uno stato di ammaloramento e poi la struttura competente si è mossa ad aprile. Ora mi farò mandare una relazione». Lo ha detto il ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini alla trasmissione televisiva "Agorà" su Rai3 a proposito del crollo del ponte "Morandi" a Genova, che ha provocato 43 vittime. Salvini ha poi ammesso che «da parte di chi ha governato per anni e anni e ha firmato e verificato le concessioni, un buon silenzio sarebbe opportuno», quando gli è stato fatto notare che anche la Lega votò il rinnovo delle concessioni ad Autostrade per l'Italia.

Bertolaso: «Cercare di non ripetere gli errori» - «A me hanno insegnato che la fretta partorisce i gattini ciechi. In Cina ricostruiscono un ponte in poche settimane. In Giappone idem. Ma noi non siamo né la Cina, né tantomeno il Giappone. Dopo questo danno incommensurabile occorre capire gli errori e cercare di non ripeterli. In otto mesi si fa un ponte "baby", una bretella in acciaio». Lo dice Guido Bertolaso, ex capo della Protezione Civile italiano, intervistato dal Corriere della Sera. «Un'opera strategica va fatta, non dico andando piano, ma mettendo sul tavolo un progetto serio, elaborato bene, condiviso con la cittadinanza e l'amministrazione locale», aggiunge Bertolaso. Il ponte Morandi, «mi faceva paura. Lo dico francamente. Si ballava, il manto stradale era scivolosissimo, non era autodrenante. Allora cosa facevo? Pigiavo l'acceleratore magari violando i limiti di velocità», ma dice di non aver mai avuto segnalazioni: «altrimenti avrei fatto tutti gli accertamenti con Autostrade. Io ho avuto diversi confronti con loro e non sempre sono stati facili e teneri».

Nessun pedaggio - A partire dalle 11 di oggi non verrà chiesto il pagamento del pedaggio sulla rete genovese, come annunciato nella conferenza stampa di sabato 18 agosto. Lo fa sapere Autostrade per l'Italia in una nota, in cui si precisa inoltre che, con una semplice dichiarazione (recandosi presso i Punto Blu di Genova Ovest e Genova Sampierdarena, oppure scrivendo a info@autostrade.it) coloro che hanno pagato il pedaggio sulle tratte interessate a partire dal 14 agosto potranno chiederne il rimborso.

Il transito in autostrada diventa quindi gratuito per chi viaggia sui seguenti percorsi e viceversa: Genova Ovest - Genova Bolzaneto, Genova Pra' - Genova Aeroporto, Genova Pra' - Genova Pegli, Genova Pegli - Genova Aeroporto.

Ai possessori di Telepass - prosegue la nota - i transiti a partire dal 14 agosto sulle tratte in questione non verranno fatturati, senza che ci sia bisogno di alcuna azione da parte loro.

La gravità della corrosione dei tiranti - La Guardia di finanza (Gdf) italiana si trova negli uffici del provveditorato delle Opere pubbliche di Genova nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del Ponte Morandi.

Le Fiamme gialle potrebbero acquisire anche il verbale della riunione del primo febbraio 2018 con cui il Provveditorato alle opere pubbliche di Genova rilasciò il parere obbligatorio sul progetto di ristrutturazione di ponte Morandi presentato da Autostrade per l'Italia e di cui parla l'Espresso.

Secondo il settimanale, fin da febbraio 2018 la gravità della corrosione dei tiranti alle pile 9 (quella crollata) e 10 del ponte autostradale Morandi era nota al Ministero delle Infrastrutture italiano e alla società Autostrade. Il parere su quell'intervento è firmato da Roberto Ferrazza e Antonio Brencich, nominati presidente e membro esperto della Commissione d'indagine del Governo italiano.

L'Espresso evidenzia come «almeno 7 tecnici, 5 dello Stato e 2 dell'azienda di gestione, sapevano che la corrosione alle pile 9 e 10 aveva provocato una riduzione fino al 20% dei cavi metallici interni agli stralli, i tiranti di calcestruzzo che sostenevano il sistema bilanciato della struttura». E che nel progetto di rinforzo presentato da Autostrade per l'Italia erano stati rilevati «alcuni aspetti discutibili per quanto riguarda la stima della resistenza del calcestruzzo».

Delrio: «Aumentammo le manutenzioni dell'80%» - «Ognuno di noi deve capire il limite dell'azione politica: noi abbiamo fatto un piano infrastrutturale da 130 miliardi, abbiamo aumentato dell'80% le manutenzioni, ma non è detto che si raccolga quello che si semina. Questo rimane un Paese fragile». Lo ha affermato l'ex ministro italiano delle infrastrutture italiane Graziano Delrio, ora presidente dei deputati del Pd, partecipando al Meeting di Rimini.

«Poi la politica deve fare il suo mestiere fino in fondo», ha aggiunto Delrio.

Salvini: «Sconcerta l'indifferenza di Autostrade» - «Mi sconcerta l'indifferenza e l'atteggiamento di questa grande società che ci ha impiegato giorni per chiedere scusa, questo è veramente incredibile». Così il ministro dell'interno italiano Matteo Salvini ha commentato l'atteggiamento di Autostrade dopo il crollo ponte di Genova. «Perdono soldi in Borsa perché cadono i viadotti non perché Salvini è brutto e cattivo», ha aggiunto.

«Ci vorranno alcune settimane per la revoca. Autostrade non ha il diritto ma il dovere di risarcire e ricostruire senza che questo sia un mercato nel nome delle concessioni . Chi sbaglia paga», ha aggiunto Salvini.

«Mi sembra che le colpe di Autostrade siano assolutamente evidenti al di là delle evidenze processuali dei prossimi anni», ha proseguito.
 
 


 
 

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