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ITALIAProfughi: 34'361 morti in 25 anni, il Guardian pubblica la lista

20.06.18 - 17:24
Conte a Tusk: «Impensabile farsi carico di tutti i migranti»
Keystone
Profughi: 34'361 morti in 25 anni, il Guardian pubblica la lista
Conte a Tusk: «Impensabile farsi carico di tutti i migranti»

ROMA - Una lista infinita, eppure parziale, di morti. È la sterminata Spoon River dei profughi - solo di quelli noti, peraltro - caduti negli ultimi 25 anni nel tentativo di raggiungere l'Europa per mare o per terra.

L'elenco occupa 16 pagine di un inserto preparato dal giornale progressista britannico Guardian - che conta in totale 34'361 nomi - come una risposta al dibattito in corso in Europa sul tema dell'immigrazione. Un dibattito i cui toni il Guardian ha più volte criticato apertamente, non senza polemizzare anche nei confronti della linea dura adottata in questi anni dagli stessi governi di Londra, in primo luogo da Theresa May: dapprima come ministro dell'interno, ora come premier.

«Annegati, detenuti, sparati: ecco come sono morti questi migranti in cerca di una vita migliore», titola il giornale in un articolo che accompagna la lista, specificando come molti siano in parte anonimi e di loro si sappia poco. Ma raccontando un po' più nel dettaglio almeno le storie esemplari di sei di loro: uomini, donne e bambini.

Conte a Tusk: «Impensabile farsi carico di tutti i profughi» - «È impensabile che l'Italia, in questo momento, possa farsi carico dei cosiddetti movimenti secondari che sono negli altri Paesi europei, specie dopo che in più occasioni si è riconosciuto che l'Italia è il Paese più esposto ai flussi migratori».

È questa, a quanto apprende da fonti del governo l'agenzia di stampa italiana Ansa, la posizione che il premier Giuseppe Conte ha espresso al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk nel corso di un vertice oggi a Roma.

Per movimenti secondari di profughi di fatto si intende la circolazione di chi sbarca sulle coste europee tra i Paesi membri dell'Ue. Secondo quanto previsto dal regolamento di Dublino, se un richiedente asilo, la cui pratica non è stata ancora espletata, abbandona il Paese di primo approdo per recarsi un altro Stato membro europeo, quest'ultimo può "ricollocarlo" nel Paese dove era sbarcato.

Conte, nel corso dell'incontro con Tusk, si sarebbe soffermato su questo punto, sottolineando l'indisponibilità dell'Italia alla cosiddetta "seconda accoglienza": posizione, questa, che il governo porterà anche al vertice di domenica a Bruxelles tra otto Paesi dell'Ue, tra i quali Germania, Francia e appunto Italia.

L'Austria è con l'Italia - «Serve un'alleanza di volenterosi per proteggere l'Europa da chi vuole entrare e vogliamo promuovere questa strategia in collaborazione con l'Italia, in modo da riacquistare la fiducia della popolazione». Lo ha detto il vicepremier austriaco, Heinz Christian Strache, al termine di un incontro a Roma col vicepremier e ministro dell'interno italiano, Matteo Salvini. L'Austria assumerà dal primo luglio la presidenza di turno dell'Unione europea.

La Francia in missione a Valencia - I funzionari francesi dell'Ofra (Ufficio protezione rifugiati e apolidi) hanno cominciato oggi a Valencia i colloqui con i profughi sbarcati dall'Aquarius che vogliono chiedere asilo in Francia.

Lo ha reso noto la stessa Ofra attraverso il suo direttore generale, Pascal Brice, che è arrivato lunedì nel porto spagnolo per organizzare la missione.

La Francia ha proposto la settimana scorsa di incontrare coloro che, fra le 630 persone sbarcate domenica dall'Aquarius, possono ottenere uno status di rifugiato e desiderano venire in Francia. Il governo spagnolo ha parlato di "uasi la metà dei migranti che hanno manifestato la volontà di chiedere asilo in Francia.

I colloqui saranno conclusi «entro una decina di giorni» fa sapere l'Ofra, poi i dossier saranno esaminati uno per uno e i richiedenti che avranno ottenuto l'asilo potranno dirigersi in Francia.

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