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STATI UNITIUccidono una studentessa 20enne a due passi dal confine messicano

26.05.18 - 14:22
Accusati agenti americani. La ragazza, disarmata, era desiderosa solo di trovarsi un lavoro negli Stati Uniti per pagarsi l'università
Uccidono una studentessa 20enne a due passi dal confine messicano
Accusati agenti americani. La ragazza, disarmata, era desiderosa solo di trovarsi un lavoro negli Stati Uniti per pagarsi l'università

NEW YORK - Agenti della forza di sicurezza di confine statunitensi sono accusati di aver ucciso, sparandole alla testa, a poca distanza dal confine messicano, una ragazza di 20 anni migrante del Guatemala, disarmata e desiderosa solo di trovarsi un lavoro negli Stati Uniti per pagarsi l'università. A rivelare il caso, fra gli altri, è Al Jazeera, che riporta anche la protesta di gruppi per i diritti umani, che denunciano la  «disumanità» della politica anti-immigrazione voluta dal presidente americano Donald Trump.

Sotto accusa, nel caso specifico, sono le guardie di confine della Customs and Border Protection (Cbp), una delle agenzie federali addette alla sicurezza dei confini, insieme agli agenti della dogana (Ice) e a quelli dell'immigrazione (Cis). In particolare un agente, che avrebbe raccontato di aver sparato contro un gruppo di migranti 'aggressivi' che lo avrebbero attaccato con oggetti contundenti: una versione poi smentita successivamente da un rapporto della stessa Cbp. L'episodio è ora sotto la lente dell'ente investigativo americano Fbi e dei Texas Ranger.

Di certo c'è che a Rio Bravo, Texas, riverso a terra in una pozza di sangue e la testa squarciata da una pallottola, è rimasto il cadavere di Claudia Patricia Gomez Gonzales, 20 anni, dell'etnia indigena Maya-Mam, che voleva studiare legge ma aveva bisogno di denaro per poterlo fare, e che perciò si era messa in cammino dal suo piccolo villaggio del Guatemala verso gli Stati Uniti.

Il Congresso Usa «deve mettere fine a questa follia. I parlamentari hanno il potere di impedire a queste agenzie di colpire le nostre comunità», sbotta su Al Jazeera Cristina Jimenez, direttrice di United We Dream, un'organizzazione di giovani migranti con base a New York.

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