Cerca e trova immobili

FRANCIASarkozy posto in stato di fermo

20.03.18 - 08:45
La magistratura lo deve interrogare sui presunti finanziamenti illeciti di provenienza libica della campagna elettorale del 2007
Keystone / EPA
Sarkozy posto in stato di fermo
La magistratura lo deve interrogare sui presunti finanziamenti illeciti di provenienza libica della campagna elettorale del 2007

NANTERRE - L'ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato posto in stato di fermo presso i locali della polizia giudiziaria di Nanterre, dove è stato convocato nell'ambito dell'inchiesta per i finanziamenti illeciti della sua campagna elettorale del 2007. Lo riferiscono Le Monde e Mediapart.

Sarkozy deve rispondere alle domande degli inquirenti sul possibile versamento di fondi da parte del regime libico, all'epoca guidato dal colonnello Gheddafi, che sarebbero serviti per finanziare la campagna per le Presidenziali. Le somme di denaro sarebbero state versate a famigliari o persone vicine al futuro inquilino dell'Eliseo.

Anche l'ex ministro dell'Interno Brice Hortefeux è stato ascoltato dagli inquirenti nell'ambito della medesima inchiesta. Hortefeux, precisa Lci, è stato interrogato in libera audizione e contrariamente a Sarkozy non è in stato di fermo.

Il premier francese Edouard Philippe, intervistato questa mattina dai media francesi, ha detto di non voler fare «alcun commento» sul fermo di Nicolas Sarkozy ma ha evocato una «relazione intrisa di rispetto».

Bustarelle da 5milioni di euro - Al centro dell'inchiesta sui presunti finanziamenti dell'allora dittatore libico Muammar Gheddafi a Nicolas Sarkozy, ci sarebbero bustarelle per 5 milioni di euro in denaro contante. Dalla pubblicazione, nel maggio 2012, da parte del sito Mediapart, di un documento libico che evocava un presunto finanziamento di Gheddafi alla campagna presidenziale di Sarkozy, le indagini dei magistrati sono «molto progredite, rafforzando i sospetti che pesano sulla campagna dell'ex capo dello Stato», scrive Le Monde.

Nel novembre 2016, durante le primarie dei Républicains, il faccendiere Ziad Takieddine dichiarò di aver trasportato 5 milioni di euro in contanti da Tripoli a Parigi tra fine 2006 e inizio 2007 prima di consegnarli a Claude Guéant, tra i fedelissimi dell'ex presidente, poi allo stesso Sarkozy.

Fonti vicine al dossier parlano di «indizi gravi e concordanti». Tra l'altro, la testimonianza di Takieddine risultò in linea con quella dell'ex direttore dell'intelligence militare libica, Abdallah Senoussi, il 20 settembre 2012, dinanzi alla procura generale del consiglio nazionale di transizione libico.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE