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SPAGNASi fa pungere dalle api per curarsi ma muore per shock anafilattico

19.03.18 - 13:57
Una 55enne si è sottoposta a 'apipuntura', un trattamento che prevede di farsi pungere per sfruttare presunte capacità curative del veleno
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Si fa pungere dalle api per curarsi ma muore per shock anafilattico
Una 55enne si è sottoposta a 'apipuntura', un trattamento che prevede di farsi pungere per sfruttare presunte capacità curative del veleno

MADRID - In Spagna una donna di 55 anni è morta dopo aver fatto l''apipuntura', un trattamento che prevede di farsi pungere dalle api per sfruttare presunte capacità curative del veleno. A ucciderla è stato uno shock anafilattico, spiegano gli esperti del Ramon y Cajal University Hospital che hanno descritto il caso sul Journal of Investigational Allergology and Clinical Immunology.

La pratica, che consiste nello schiacciare l'ape sul punto desiderato finché non estrae il pungiglione, è molto in voga in Cina e Corea, spiegano gli autori dell'articolo, ma anche nel resto del mondo c'è chi la utilizza per una serie di problemi, dai dolori articolari al cancro. In realtà non ci sono prove di efficacia, mentre uno studio pubblicato nel 2015 sulla rivista Plos One ha provato che il rischio di effetti avversi è 261 volte maggiore rispetto ad una iniezione normale.

Nel caso descritto la donna si sottoponeva a una seduta al mese da circa due anni, ma durante una sessione ha sviluppato difficoltà respiratorie e perdita di coscienza. «L'esposizione ripetuta ad un allergene, in questo caso il veleno dell'ape, provoca - spiegano gli autori - un rischio aumentato di di reazione allergica grave rispetto alla popolazione normale».

Nel caso della vittima, che riceveva l'apiterapia contro i dolori muscolari e lo stress, nessun trattamento è riuscito ad invertire gli effetti dello shock, e la donna è morta poche settimane dopo il ricovero. «Questo è il primo caso di morte a seguito della apiterapia descritto in letteratura. Il rischio di sottoporsi a questa terapia - rilevano gli autori - potrebbe superare i presunti vantaggi e questo ci porta a concludere che la pratica è poco sicura e poco consigliabile».

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