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ITALIATerremoto di Ischia: dovuto ad un abbassamento del Monte Epomeo

13.03.18 - 14:53
«Il terremoto del 21 agosto 2017 è stato il primo evento sismico con effetti distruttivi a Ischia ad essere registrato da reti strumentali moderne»
Keystone
Terremoto di Ischia: dovuto ad un abbassamento del Monte Epomeo
«Il terremoto del 21 agosto 2017 è stato il primo evento sismico con effetti distruttivi a Ischia ad essere registrato da reti strumentali moderne»

ISCHIA - L'abbassamento del Monte Epomeo è stata la causa del terremoto di magnitudo 4 che ha colpito Ischia il 21 agosto 2017 e dei maggiori sismi avvenuti sull'isola in passato.

Lo indica la ricerca italiana condotta da Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e Dipartimento della Protezione Civile (Dpc). Pubblicata sulla rivista Geophysical Research Letters, la ricerca si è basata sui dati di satelliti, sismometri e Gps.

A scatenate i terremoti di Ischia, secondo lo studio, potrebbe essere il carico che il blocco del Monte Epomeo esercita sulle rocce sottostanti, meno rigide e dal comportamento duttile, che si trovano a circa 2 chilometri di profondità: sono queste a provocare il lento, ma continuo, abbassamento del monte.

Cruciali per la scoperta sono stati i dati dei sismometri e dei Gps delle reti dell'Ingv e quelli forniti dai satelliti, come Sentinel-1, del programma Copernicus promosso da Commissione Ue e Agenzia Spaziale Europea (Esa) e come i satelliti della costellazione COSMO-SkyMed, di Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e ministero della Difesa italiano.

Dati come questi, dopo il terremoto del 21 agosto 2017 «hanno permesso di rilevare un abbassamento del suolo fino a un massimo di 4 centimetri in un'area a ridosso di Casamicciola Terme», ha osservato il direttore dell'Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente (Irea) del Cnr, Riccardo Lanari.

I satelliti hanno inoltre permesso di localizzare la faglia associata al terremoto alla base del Monte Epomeo. È stato possibile «grazie a un approccio multidisciplinare che ha permesso di integrare dati sismologici e Gps delle reti Ingv con i dati radar satellitari elaborati dal Cnr», ha rilevato Francesca Bianco, direttrice dell'Osservatorio Vesuviano. «Il terremoto del 21 agosto 2017 - ha aggiunto - è stato il primo evento sismico con effetti distruttivi a Ischia ad essere registrato da reti strumentali moderne». Prima del 2017, infatti, l'ultimo terremoto con effetti catastrofici nell'isola è avvenuto nel 1883.

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