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INDONESIAVulcano Agung, ceneri, detriti e piogge: una miscela esplosiva

27.11.17 - 09:59
100mila persone devono abbandonare le loro case nei 22 villaggi situati nel raggio di dieci chilometri dalla montagna. Migliaia di turisti sono bloccati, ma per loro non ci sono pericoli
Keystone
Vulcano Agung, ceneri, detriti e piogge: una miscela esplosiva
100mila persone devono abbandonare le loro case nei 22 villaggi situati nel raggio di dieci chilometri dalla montagna. Migliaia di turisti sono bloccati, ma per loro non ci sono pericoli

DENPASAR - Dall'agenzia responsabile per la gestione delle calamità naturali non giungono buone notizie: «Dal vulcano Agung la lava si riverserà sicuramente lungo le pendici del vulcano». Più che un’eruzione, è questo il pericolo che mette più paura a Bali dove da qualche giorno il vulcano situato a 75 chilometri dalla località turistica di Kuta ha iniziato a espellere fumo e ceneri fino a quattromila metri d'altezza. L'allerta è stata portata al livello più alto.

La stagione delle piogge - La situazione potrebbe inoltre essere aggravata dalle condizioni atmosferiche, nella regione si sta vivendo la stagione delle piogge. I detriti e il fango accumulati lungo i pendii potrebbero scivolare in modo torrenziale e avere un effetto devastante sui territori circostanti.

100mila persone da evacuare - Sono 100mila le persone residenti nei villaggi attorno al vulcano che dovranno abbandonare le loro case e cercare riparo in zone più sicure, sono tra le 90mila e le 100mila le persone residenti nei 22 villaggi situati nella zona di esclusione, ovvero nel raggio di dieci chilometri attorno al vulcano.

Le case e le strade sono già ricoperte di cenere, migliaia di mascherine sono state distribuite. «Sono molto agitato - ha spiegato un 36enne all’agenzia Afp - ho lasciato alle mie spalle la mia abitazione e sono preoccupato per la mia famiglia».

Aeroporti ricoperti di cenere - L'aeroporto internazionale di Bali, Ngurah Rai, è stato chiuso, è stato riaperto invece quello di Lombok. «Non ci deve essere cenere sulla pista», ha spiegato il direttore generale dello scalo Yanus Suorayogi. Migliaia di turisti sono bloccati, ma per loro non ci sono pericoli.

Riunioni di preghiera - Il vulcano Agung aveva già iniziato a dare segnali in agosto, ma ad ottobre sembrava essere tornato a dormire. La sua ultima eruzione risale al 1963 quando causò la morte di circa 1.600 persone. I balinesi hanno iniziato a riunirsi in cerimonie di preghiera.

Il vulcano è anche un luogo di culto molto amato e per gli abitanti dell'isola, che seguono un induismo con influenze animiste, l'accresciuta attività è segno che gli dei sono arrabbiati per qualcosa. Per questo nei mesi scorsi i templi alle pendici del monte, ma anche nel resto dell'isola, sono stati sommersi da offerte per calmare gli spiriti. 

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