Per l'alto commissario Onu per i diritti umani, «alimentare l'odio a fini politici ha portato a questo vergognoso sviluppo»
BUDAPEST - «Un attacco ai diritti umani fondamentali e alle libertà in Ungheria»: così l'alto commissario Onu per i diritti umani Zeid Ra'ad Al Hussein definisce e condanna la decisione di ieri del Parlamento ungherese di approvare un pacchetto di leggi che prevede il carcere fino a un anno per chi aiuta rifugiati e richiedenti asilo.
«Alimentare costantemente l'odio da parte dell'attuale governo a scopi politici - denuncia Zeid - ha portato a quest'ultimo vergognoso sviluppo, che è apertamente xenofobo e va in direzione opposta agli standard e valori internazionali sui diritti umani». L'Alto commissario non mette in discussione la responsabilità dello Stato ungherese di gestire e controllare i propri confini ma questa normativa «minaccia la sicurezza e i diritti umani dei migranti e dei rifugiati - continua la nota - come pure il lavoro vitale delle ong e di chi difende i diritti umani offrendo protezione e assistenza ai migranti».