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STATI UNITISeparati dai genitori alla frontiera: i pianti disperati dei bimbi registrati

19.06.18 - 13:04
«Papà!», «Voglio la zia», implorano i figli di migranti trattenuti dalle autorità americane. Un agente li deride: «Che orchestra!»
Separati dai genitori alla frontiera: i pianti disperati dei bimbi registrati
«Papà!», «Voglio la zia», implorano i figli di migranti trattenuti dalle autorità americane. Un agente li deride: «Che orchestra!»

WASHINGTON - È una registrazione straziante quella diffusa da ProPublica, in cui dei bambini fra i 4 e i 10 anni trattenuti in un centro della guardia di frontiera americana piangono disperatamente dopo essere stati separati dai genitori, entrati illegalmente negli Stati Uniti.

Nella registrazione (qui sottotitolata) li si sente gridare “Papà!” e “Mamma!” fra i singhiozzi mentre gli operatori presenti - agenti di frontiera e impiegati consolari - a tratti li consolano e a tratti li deridono. «Bene, abbiamo un’orchestra qui. Ci manca solo il direttore!», commenta divertito un agente riferendosi al coro di gemiti dei piccoli.

Fra le voci dei bambini, si sente quella di Alison Jimena Valencia Madrid, che chiede di contattare la zia perché la venga a prendere, come le ha spiegato la mamma. Dà all’impiegata del consolato il numero. «Immaginate che cosa significhi ricevere una chiamata dalla propria nipote di 6 anni», ha raccontato ad Abc la suddetta zia, scioccata. «Piangeva e mi supplicava di andare a prenderla - ha spiegato -. “Prometto di comportarmi bene, ma per favore portami fuori da qui, sono da sola”, mi diceva». La donna ha confermato a ProPublica che i genitori di Alison hanno pagato 7mila dollari a un trafficante per raggiungere gli Stati Uniti dal Messico.

La registrazione è stata effettuata la settimana scorsa e consegnata all’avvocata per i diritti umani Jennifer Harbury. La sua autenticità è stata confermata. La linea dura dell’amministrazione Trump, che comprende la separazione dei minori dalle loro famiglie entrate irregolarmente negli Stati Uniti, sta facendo molto discutere.   

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