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STATI UNITIRussia, chiesta la liberazione dei prigionieri politici e religiosi

18.06.18 - 17:40
Washington chiede di «mettere fine all'uso del sistema legale per reprimere il dissenso e le pratiche religiose pacifiche»
Keystone / AP
Oyub Titiyev, una delle persone in carcere.
Oyub Titiyev, una delle persone in carcere.
Russia, chiesta la liberazione dei prigionieri politici e religiosi
Washington chiede di «mettere fine all'uso del sistema legale per reprimere il dissenso e le pratiche religiose pacifiche»

WASHINGTON - Nel pieno dei Mondiali di calcio russi, gli Stati Uniti si dicono «profondamente preoccupati dal crescente numero di individui, ora oltre 150, identificati da credibili organizzazioni per i diritti umani come prigionieri politici e religiosi detenuti» dal governo russo e chiedono a Mosca di «liberarli» e di «mettere fine all'uso del sistema legale per reprimere il dissenso e le pratiche religiose pacifiche». Lo afferma una nota del dipartimento di Stato Usa.

«Siamo preoccupati, specialmente per la salute di quattro ucraini ingiustamente imprigionati, che attualmente sono in sciopero della fame: Oleh Sentsov, Stanislav Klykh, Oleksandr Shumkov e Volodymyr Balukh», prosegue la nota del Dipartimento di Stato Usa.

«Siamo altrettanto preoccupati dal caso di Oyub Titiyev, un attivista dei diritti umani perseguito per accuse inventate di droga in Cecenia, la cui detenzione preventiva è stata estesa recentemente", si legge.

Il Dipartimento di Stato denuncia inoltra come «per ritorsione a pratiche religiose pacifiche le autorità russe hanno detenuto il testimone di Geova Dennis Christensen senza processo dal maggio 2017». E che «cinque leader della Chiesa di Scientology sono stati soggetti a detenzione senza processo dal giugno 2017, come pure oltre una dozzina di musulmani seguaci del teologo turco Said Nursi».

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